L’esperienza di Gaspare Finali, idee mazziniane, ministro, sindaco, giurista, parlamentare nella fase postunitaria. Per venti mesi, tra 1856 e il 1858, esule nell’Isola dove ricopre il ruolo di capo contabile di una Società agricola e industriale con sede a Macomer. I ricercatori Walter Falgio e Daniele Sanna gli hanno dedicato “Dall’esilio in Sardegna alle istituzioni del Regno, materiali per una biografia di Gaspare Finali” pubblicato da Franco Angeli nell’ambito della collana “Sardegna contemporanea”  dell’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea (Issasco).

Il volume viene presentato domani, venerdì 24 maggio, all’Archivio di Stato di Cagliari (via Gallura 2) con inizio alle 17.30. Intervengono, oltre agli autori, il direttore dell’Archivio Enrico Trogu, la docente di Diritto Privato Anna Maria Mancaleoni e gli storici Gian Giacomo Ortu e Marco Pignotti.

Figura centrale”

«La scelta di dedicare un volume alla figura del cesenate – chiariscono i curatori dell’opera - risponde, in primis, all’esigenza di una rilettura delle riflessioni di Gaspare Finali sull’esperienza sarda, indubbiamente poco note e conseguentemente poco studiate».

Il libro, che si aggiunge al meritorio lavoro di ricerca dello storico Gianfranco Murtas, analizza il profilo di un pensatore e di un uomo d’azione di primissimo piano nello scenario preunitario e nel momento successivo della costruzione dell’Italia.


 

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