La Sardegna continua a bruciare. L’Isola, in balia delle fiamme che da giorni ne stanno sventrando l’anima, assiste ai roghi e piange. Ma non si arrende. E punta il dito contro gli incendiari che, anche quest’anno, hanno voltato le spalle alla propria terra. 

Rabbia e delusione arrivano anche dai Tenores di Neoneli che, guidati dal fondatore Tonino Cau, hanno dedicato agli incendi alcune rime tratte dal loro libro, prossimo alla pubblicazione, “Fogos e Logos”. Il volume includerà anche un disco e confermerà l’impegno del quintetto del Barigadu verso temi importanti come quello dell’ambiente, da divulgare con canti e versi in lingua sarda.

FOGOS e LOGOS

Fogos allutos,

fogos ebbia,

ocannu puru

in bidda mia.

Fogos airados

fogos mortales

sian persighidos

sos criminales.

Fogos rebbestos

fogos mortores

sian malaitos

sos brujadores.

Logos galanos

logos derrutos,

de manu indigna

de farabbutos.

Logos buscosos

logos brujados,

a terra nua

suni torrados.

Logos de ammaju

logos famados,

negh’e su malu

sun’ispozados.

Fogos e logos

in d’unu ‘entu,

si unu tenet

s’ater’est tentu.

Fogos e logos

tot’unu fadu,

chie ruinat

chi’est ruinadu.

FUOCHI e LUOGHI

Fuochi accesi

solo fuochi,

anche quest’anno

nel mio paese.

Fuochi adirati

fuochi mortali,

siano perseguiti

i criminali.

Fuochi violenti

fuochi assassini,

siano maledetti

i piromani.

Luoghi leggiadri

luoghi distrutti

da mani indegne

di farabutti.

Luoghi boscosi,

luoghi bruciati

alla nuda terra

sono tornati.

Luoghi magici,

luoghi famosi,

per colpa dei malvagi

sono spogli.

Fuochi e luoghi

in un solo vento,

se uno brucia

l’altro è arso.

Fuochi e luoghi

lo stesso destino,

chi rovina

chi è rovinato.

(Unioneonline/v.f.)

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