Lo scrittore statunitense Jack Ketchum, leggendario autore horror controverso quanto di culto, è morto ieri a New York all'età di 71 anni.

L'annuncio della scomparsa è stato dato su Twitter e Facebook dall'amico Kevin Kovelant, gestore dei suoi account sui social network.

Nel 2011 Ketchum, all'anagrafe Dallas Mayr, era stato nominato "World Horror Grand Master" e nel 2015 aveva ricevuto il Bram Stoker Award alla carriera.

Vincitore di numerosi riconoscimenti per le sue opere, Ketchum è stato spesso attaccato dalla critica per la crudezza delle ambientazioni e il sadismo dei personaggi.

Tra i suoi romanzi "In viaggio con l'assassino" (Sperling e Kupfer, 1998); "La ragazza della porta accanto" (Gargoyle, 2009), da cui è stato tratto l'omonimo film del 2007 diretto da Gregory Wilson; "Red" (Mondolibri, 2009); "Sentieri di Sangue" (Independent Legions Publishing, 2016); "Offspring. Progenie carnivora" (Cut-Up, 2017).

Jack Ketchum è stato esaltato e celebrato da autentiche icone del calibro di Stephen King, il re dell'horror all'americana. E proprio su Twitter, King, appresa la notizia della scomparsa, ha scritto: "Sono molto dispiaciuto nel sentire che un mio vecchio amico è morto. Ha terrorizzato i lettori con i suoi libri. Io e lui siamo tornati insieme negli anni '70".

Nato a Livingston il 10 novembre 1946, Ketchum è stato anche attore, insegnante, agente letterario e venditore di legname.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata