Nel 1822 nasceva a Cividale del Friuli Adelaide Ristori, considerata la prima grande diva internazionale del teatro italiano, acclamata da re e regine, poeti e intellettuali, patrioti e gente del popolo.
Madre e padre attori girovaghi, aveva solo tre mesi quando calcò le scene per la prima volta. La sua consacrazione definitiva avvenne nel 1855, durante la tournée della sua compagnia a Parigi. Qui incontrò il favore di grandi intellettuali come Alexandre Dumas, Théophile Gautier e George Sand e di alcuni fra i patrioti italiani esiliati nella capitale francese, su tutti Giuseppe Montanelli che scrisse per lei la tragedia "Camma".

Lavorò in tournée in tutte le più grandi capitali europee, Vienna, Berlino, Londra, Madrid, persino in Brasile e in Australia. Nella seconda metà dell'Ottocento fu una delle più importanti ambasciatrici della lingua e della cultura italiana in Europa e nel mondo. Partecipò con fervore ai moti unitari, come mostrano le lettere e gli encomi da Cavour e Garibaldi.

Nel pieno della sua carriera, poi, con l'aiuto del marito Giuliano Capranica del Grillo fondò una propria Compagnia. Nel 1885 si ritirò dalle scene diventando dama di corte della regina Margherita. Si dedicò allora a scrivere le sue memorie, "Ricordi e studi artistici", e il 29 gennaio 1902, giorno del suo ottantesimo compleanno, ricevette nella sua casa romana di via Monterone gli omaggi del re Vittorio Emanuele III, un onore mai riservato prima ad un artista. Morì a Roma il 9 ottobre 1906.

In onore di questa sfavillante biografia Rai Cultura le dedica il documentario di Giancarlo Mancini con la regia di Leonardo Sicurello, mercoledì 19 gennaio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo "Italiani". Un doc realizzato come una fiction, con l'attrice Alvia Reali nel ruolo della Ristori e con immagini girate anche al Museo Civico dell'attore di Genova, dove gli eredi hanno donato il suo ricco lascito, fatto non solo di documenti ma anche di abiti di scena e fotografie.

(Unioneonline/D)

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