Organizzato da AES - Associazione Editori Sardi, nel cinquantesimo anniversario della scomparsa del giurista e scrittore si terrà sabato a Roma il terzo convegno su Salvatore Satta, che segue quelli di Nuoro e Sassari. La sede dell'evento è l'Accademia dei Lincei, dove Satta è stato socio a partire dal 1973. L’appuntamento gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Il Comitato scientifico è formato dalla critica letteraria Angela Guiso, Carlo Felice Casula dell’Università Roma Tre, Luigi Nonne e Rosanna Ortu dell’Università di Sassari.

Il convegno si intitola “Dall’opera giuridica a quella letteraria: il tema del giudizio in Salvatore Satta” e sarà introdotto da Romano Vaccarella dell’Università La Sapienza di Roma. Aprirà i lavori la testimonianza di Ignazia Satta, nipote dell’autore. Molti i docenti e giuristi chiamati a intervenire. Italo Birocchi, docente di Storia del diritto all’Università La Sapienza, tratterà di Satta nella cultura processualcivilistica degli anni Trenta. Angela Guiso parlerà quindi della prassi del giudizio da La veranda a Il giorno del giudizio, e dei personaggi dei romanzi sattiani consegnati al tempo senza confini della letteratura. Emanuele Cutinelli-Rendina, ordinario di Civilisation de la Reneissance italienne all’Università di Strasburgo, esporrà le riflessioni di un letterato su diritto e letteratura in Salvatore Satta. Luigi Cavallaro, consigliere della Corte di Cassazione, tratterà quindi dei Quaderni del diritto e del processo civile, scritti da Satta tra il 1969 e il 1973, come un divertissement, ovvero quando il diritto incontra l’Histoire contemporaine.

Nel pomeriggio, col coordinamento di Michele Tamponi della Luiss di Roma, il docente di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Milano Bruno Pischedda proporrà il suo intervento su La metafisica del giudizio, Salvatore Satta e il Sublime novecentesco. L’intervento di Carlo Pontorieri, associato di Storia delle istituzioni politiche all’Università della Campania Luigi Vanvitelli, sarà quindi su “Come superstiti di un immenso naufragio. Un dialogo tra maestri su processo e giudizio”. Prenderà quindi la parola Mauro Grondona, ordinario di Diritto privato e civile all’Università di Genova, sul tema “Il giudizio tra legislatore e giudice”. A concludere i lavori sarà Simone Marsi, dell’Università di Padova, che parlerà della narrazione e giudizio in Salvatore Satta.

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