Anche in Sardegna sarà possibile aderire alla mobilitazione nazionale, che coinvolge oltre 200 piazze italiane, indetta dall’associazione “Luca Coscioni” per chiedere miglioramenti all’attuale testo sul fine vita. “Se approvato dal Senato – dicono Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione - potrebbe costringere molti italiani al ricorso ai tribunali per vedere riconosciuto il proprio diritto al suicidio assistito”.

La raccolta firme sulla proposta di modifica riguarda in particolare: “L’eliminazione della presenza contestuale di sofferenze fisiche e psicologiche, che discriminerebbe i malati con ‘solo’ sofferenze fisiche o ‘solo’ psicologiche come previsto dalla sentenza 242 della Corte costituzionale, sempre comunque afferenti ad una condizione di malattia irreversibile diagnosticata; l’eliminazione del requisito di dipendenza da trattamenti di sostegno vitale per poter accedere al suicidio assistito, che di fatto escluderebbe per esempio pazienti oncologici o affetti da malattie neurodegenerative;  l’estensione della possibilità di accedere al suicidio assistito anche alle persone malate che non sono in grado, a causa della propria patologia, di autosomministrarsi il farmaco letale”.

Per la Sardegna due i punti di raccolta a Cagliari per la giornata di oggi, 8 aprile. In via Giuseppe Garibaldi (angolo via Alghero) dalle 17.30 alle 20 e in via S. Domenico dalle 19 alle 22.

(Unioneonline/s.s.)

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