"Dalla prima radio libera alla scoperta del web" è il titolo del libro che sarà presentato domani, mercoledì 2 ottobre, alle 11 nella sala Transatlantico del Consiglio regionale.

Una sorta di racconto di viaggio dell’informazione in Sardegna attraverso retroscena, testimonianze, aneddoti e ricostruzioni di quanto accaduto nell’Isola in circa 70 anni, illustrati da foto di repertorio e soprattutto di archivio provenienti da aziende editoriali e singoli professionisti del settore.

Il volume, scritto a più mani dai più importanti giornalisti del panorama regionale che si sono impegnati a titolo gratuito, conclude un lavoro, anche questo a più mani, durato circa 2 anni, che ha visto protagonisti Roberta Cocco e Giampaolo Zammarchi, due ricercatori della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari per la raccolta e selezione del materiale, e il giornalista Alessandro Zorco per la revisione editoriale conclusiva.

Si parte dalle emittenti radiofoniche come Radio Sardegna, entrata nella leggenda per essere stata la prima voce libera ad annunciare la fine della seconda guerra mondiale, e Radiolina, la frequenza più ascoltata nell’Isola, fino all’informazione via web iniziata dall’avventura di Videonline in Polonia, oggi unionesarda.it, raccontata da Carlo Figari, passando per le imprese editoriali nel campo della carta stampata quotidiana e periodica e delle televisioni con Videolina, leader regionale e tra le tv private più seguite a livello nazionale (che fa parte dello stesso gruppo editoriale di UnioneSarda.it, L'Unione Sarda e Radiolina).

Nel mezzo, reportage e interviste a importanti personaggi dei giornali sardi, come quello dedicato a Maria Francesca Chiappe, caporedattore de L’Unione Sarda e autrice di alcuni volumi della collana "La Biblioteca dell’Identità" editi dal Gruppo Unione Sarda.

"È stato un bel lavoro di squadra - afferma il presidente del Corecom Sardegna Mario Cabasino, promotore dell’iniziativa - un po' simile a quello delle redazioni che ogni giorno propongono al pubblico il loro prodotto sperando di aver centrato le notizie più importanti della giornata".

"Certo - ammette Cabasino - non ha la pretesa di rappresentare un’opera dal taglio e soprattutto dal rigore scientifico ma, nello stile del buon giornalismo, vuole essere un libro che si fa leggere e sfogliare riuscendo a soddisfare anche curiosità".

Vista da questa particolare angolazione, spiga ancora Cabasino, "la Sardegna viene fuori per certi aspetti come una terra che è stata capace di essere sempre un passo avanti; penso alle reti televisive regionali e locali private, al mondo di internet ed allo stesso cambio generazionale dei giornali, dalla stampa a caldo alla fotocomposizione, tutto è partito da qui".

Il libro sarà presentato da Michele Pais, a capo della massima Assemblea legislativa sarda, e, nel corso dell’incontro, sono previsti interventi di un ricco parterre di personalità delle istituzioni e del giornalismo: l’assessore regionale dell’Informazione Andrea Biancareddu, il presidente della commissione cultura Alfonso Marras, il vice presidente nazionale dei Corecom Alessandro De Cillis, l’ex direttore de L’Unione Sarda Gianni Filippini, il presidente di Confindustria Radio-Tv Franco Siddi, i presidenti dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e dell’Associazione della Stampa Sarda Francesco Birocchi e Celestino Tabasso.

Al termine un dibattito moderato da Mario Cabasino.

L.P.
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