Una delegazione del museo di Minorca dedicato all'affondamento della Corazzata Roma ha fatto visita alla città di Porto Torres. L'incontro, organizzato dall'Associazione Nazionale Marinai d'Italia (Anmi), ha visto nelle vesti di padroni di casa il sindaco Massimo Mulas, la vicesindaca Simona Fois e il comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Fregata Gabriele Peschiulli, insieme a Giovanni Caddeo e Roberto Barbieri dell'Anmi di Porto Torres, Alghero e Valledoria.

La delegazione della città di Mahòn a Minorca era guidata da Luis Alejandre Sintes, già capo di stato maggiore dell'esercitospagnolo, e da Mario Capa. La comunità di Mahòn ebbe un ruolo attivo nelle attività di accoglienza, cura, conforto e - in alcuni casi - anche sepoltura dei naufraghi della Corazzata Roma, affondata il 9 settembre del 1943 nel Golfo dell'Asinara da bombardieri tedeschi all'indomani dell'Armistizio.

Un'esperienza che ha segnato la cittadina spagnola: dall'esigenza di mantenere viva la memoria di quell'episodio è nata l'idea di istituire un museo. Il gruppo proveniente da Minorca ha visitato prima il Museo del Porto e poi ha deposto una composizione floreale al monumento della Corazzata Roma. «È stato un momento molto emozionante - dichiara il sindaco Mulas - che ci permette di ricordare un fatto storico che ben esemplifica la brutalità di ogni guerra: l'affondamento della Corazzata non rientra tra gli atti di combattimento ma fu una mera ritorsione dei nazisti per punire gli italiani che avevano firmato l'Armistizio.

Quest'anno ricorre l'80esimo anniversario di questa tragedia e sarà l'occasione per rinsaldare il legame con le comunità accomunate dall'evento: per questo con le città di Viareggio e Mahòn nei prossimi mesi stipuleremo un Patto di amicizia nel nome dei Caduti della Corazzata. Un modo per promuovere la memoria ma anche per lanciare un messaggio forte contro ogni guerra».

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