Cosa fare dopo il diploma? “Gli squali”, romanzo che parla della difficile scelta di molti giovani
Il personaggio di Max ben evidenzia la crisi che molti attraversano, durante il passaggio dalle scuole superiori alla scelta dell’università, periodo di transizione fonte di stress
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Max era consapevole che l’estate tra liceo e università sarebbe stata unica e irripetibile. Diciannovenne, appassionato di informatica, è figlio unico, nato e cresciuto in un piccolo paesino. Si definisce un ragazzo tranquillo che ha sempre fatto ciò che gli altri si aspettavano da lui: scuola, sport, parrocchia e dei lavoretti saltuari presso la rivendita del padre. Scopre, fin da piccolo, la passione per l’informatica, cominciando a programmare, grazie a dei tutorial su Youtube. A quattordici anni, crea il suo primo sito internet per la squadra di basket, per poi fare dei lavori da informatico per la gente del suo paesino. All’età di diciott’anni, essendo incerto in merito all’università da scegliere, decide di ideare un’applicazione per aiutare gli studenti a trovare il giusto ramo di studi, dopo il diploma. La chiama: “Compax- Orientamento alle università per le scuole superiori”. Sceglie, pertanto, di investire in questo settore, motivo per cui carica l’applicazione su una piattaforma e viene notato da Lorenzo Mutti, fondatore di una start-up. Quest’ultimo gli promette viaggi, collaborazioni e un futuro lavorativo. Grazie al consenso dei genitori, decide di accettare la proposta dell’uomo e di recarsi a Roma: “Le persone fanno di rado ciò che vorrebbero fare, e di rado riescono a mettere a frutto i propri talenti; un po’ perché non sanno quali sono e un po’ perché, se lo sanno, non hanno avuto l’occasione o la caparbietà di coltivarli”.
Giunge in Rai e viene intervistato, per trasmettere ai giovani la volontà di seguire i propri sogni e di investire sulle proprie capacità: “Era giunto il momento di scendere nell’arena. Anche a costo di essere sbranato”. La sua intervista riscuote successo e nel suo paesino comincia a diventare un modello da seguire, anche a scuola tra i suoi compagni e tra i suoi coetanei.
Nel suo gruppo di amici, invece, vige la voglia di realizzare i propri sogni e di affermarsi professionalmente, dopo il diploma: c’è chi vorrebbe provare il test in medicina e chi sogna di diventare un musicista e trasferirsi in una grande città: “Squali, ecco cosa eravamo, ecco cosa dovevamo essere. Animali capaci di scivolare in un mondo che aveva perso solidità, che era diventato instabile […] per un sacco di tempo eravamo stati bravi a sognare, anche perché i ragazzi di paese vedono poco, il resto se lo devono immaginare”.
Max non sa se firmare il contratto di Mutti e trasferirsi a Roma o se scegliere l’università e fare la vita dello studente, come i suoi amici: “Speravo sempre che il mondo mi salvasse senza che io dovessi fare niente, non ero mai io che bussavo alla porta degli eventi. Troppa paura di rischiare, troppo comodo rimanere tranquillo nelle mie abitudini […] Pensai agli anni trascorsi a studiare e a capire chi ero e cosa fare di me stesso”. La realtà lavorativa, però, non si presenta a Max come lui la idealizzava e questo lo porta a rimettere in discussione la sua vita e le sue aspirazioni, fino al giorno in cui prenderà una decisione.
“Squali” è un libro di Giacomo Mazzariol, edito da Einaudi.
Il personaggio di Max ben evidenzia la crisi che molti giovani attraversano, durante il passaggio dalle scuole superiori alla scelta dell’università; fase di transizione che spesso diviene fonte di incertezza e di stress. Il passaggio all’università implica una diversa organizzazione della vita e dello studio, in quanto maggiormente centrati sull’autonomia e sulla capacità di organizzazione e adattamento. A tal proposito, si rimane spesso a lottare contro le proprie aspirazioni, le ansie e la paura del futuro lavorativo; e, talvolta, si finisce per scegliere un ramo di studi per non deludere le aspettative altrui, compiendo in questi modo delle scelte condizionate, che si rivelano in età adulta insoddisfacenti. Il personaggio di Max può divenire una guida per orientare i tanti giovani che, dopo il diploma, si ritrovano in bilico tra una prospettiva lavorativa e la possibilità di seguire le proprie aspirazioni.