Fra le 48 rotte culturali promosse dal Consiglio d’Europa, Carbonia siede a testa alta fra le grandi del Vecchio continente. Si è conclusa oggi nella città di Fondazione nata nel 1938 la decima assemblea generale e internazionale della rotta culturale ATRIUM, alla presenza di sindaci, amministratori, tecnici, studiosi e docenti provenienti da tutta Europa per partecipare a incontri, visite sul campo, laboratori e scambi reciproci. Gli incontri stanno consentendo di condividere ed applicare buone pratiche di valorizzazione del patrimonio razionalista con azioni di rigenerazione materiale e immateriale.

Fra gli ospiti, importante il contributo del dirigente del ministero della Cultura Maria Giusu Luprano che ha tessuto le lodi della città definita «uno spazio metafisico, raffigurato in un quadro di Giorgio de Chirico». 

Hanno partecipato all'evento anche gli altri itinerari culturali del Consiglio d'Europa, tra cui la rotta dei Fenici, Iter Vitis, ed Erih, rotta che attiene al patrimonio industriale con studiosi provenienti da Croazia, Italia, Polonia, Gran Bretagna. Tutti pronti a raccogliere la sfida comune della valorizzazione del patrimonio culturale europeo e le architetture dei regimi europei del XX secolo.

Prestigiosi, quindi, gli apporti dati dal presidente di Atrium Ulisse Tramonti, dal sindaco di Massa Marittima Irene Marconi, dal parlamentare rumeno Alexandru Muraru, dalla docente universitaria rumena Ramona Moncov, dal docente inglese Stephen Grundle, dalla croata Irina Belusich, dalla consigliere polacca delega dal Comune di Cracovia Katarzyna Piotrowska, dagli universitari Patrick Leech, Alessia Mariotti, Marco Petrelli, Leila Signorelli, Alessia Zampini, Giulia Favaretto. «Emerge – sottolinea l’assessore al Turismo Michele Stivaletta – come Carbonia sia molto avanti sotto alcuni aspetti negli indirizzi forniti da Atrium e le équipe hanno riconosciuto le nostre potenzialità e i risultati ottenuti nella rigenerazione di alcuni luoghi simboli».

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