Quattrocento chilometri in dieci giorni.

Tanto ha impiegato l'iglesiente Sergio Carbini, 70 anni, appassionato di Cammini, per fare tutto il Cammino di Santa Barbara: 24 tappe, attraverso 21 Comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese dove i simboli della devozione alla patrona dei minatori cui è intitolato il percorso sono ricorrenti.

Un viaggio immerso nella natura mozzafiato, circondato dalla storia mineraria del territorio popolato da specie animali che solo così si possono incontrare a distanza ravvicinata. Ma per Carbini il record non conta. E il suo scopo non è neppure quello di fare record o ritornare a casa con gli attestati timbrati, che nel caso del Cammino di Santiago si chiama "compostela", mentre in quello di Santa Barbara è il "testimonium", scritto dalle suore di clausura del monastero del Buon Cammino di Iglesias.

La sua è una pura passione, una ricerca interiore, un piacere di apprezzare le bellezze dei luoghi. Con questo spirito ha camminato nei sentieri del tracciato nato da un'idea dell'associazione Pozzo Sella di Iglesias e del suo fondatore, il geologo Giampiero Pinna, e che oggi è sostenuto dalla Fondazione del Cammino di Santa Barbara che ha per soci i 21 Comuni, la Diocesi e l'associazione Pozzo Sella. Carbini racconta con entusiasmo la sua ultima avventura tra le meraviglie di un territorio che, anche grazie al Cammino, cerca la strada per la rinascita. Appena nato, sta già attirando l'attenzione dei pellegrini.

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