Centodue uova sapientemente “covate” da 80 artisti, sono le opere in esposizione al Thotel di Cagliari dal 16 marzo al 16 aprile presentate nella giornata di ieri. Il progetto “Uovo solidale” è nato da un’idea del Rotary Cagliari Anfiteatro in collaborazione con la Fondazione Bartoli Felter, Tramare e T art,  con l’idea di promuovere l’arte in ogni sua forma. «Abbiamo pensato di abbinare la nostra passione per il bello all’idea di service rotariano, mettersi a disposizione del prossimo e sostenere cause benefiche. La nostra Onlus, la Rotary Foundation, è  tra le più importanti al mondo e destina più del 92% dei suoi ricavi a situazioni di bisogno umanitario» spiega la presidente Carla Maccioni.

Il ricavato sarà destinato, in questo caso, ad aiutare le vittime del terremoto in Turchia e Siria. Le opere saranno vendute durante un’asta benefica che si terrà al Thotel venerdì 31 marzo alle 18, con il notaio Ercole Bartoli come battitore, con una base di 200 euro e rilanci di 25. «I pezzi in asta sono stati realizzati da artisti emergenti, giovani o meno giovani, ma anche da artisti molto quotati, qualificati e storicizzati – spiega Bartoli – Alcuni hanno proiettato nell’uovo la loro cifra espressiva e sono molto riconoscibili, altri invece hanno spaziato con la fantasia. L’insieme delle opere è un risultato unico nel suo genere».

Pezzi d’autore irripetibili dal grande valore artistico e benefico. A partire da un semplice uovo bianco in polistirolo, ogni artista ha potuto declinare la sua idea di arte con le tecniche e le lavorazioni più svariate.

«Il Rotary ci ha dato una grande opportunità: mettere a disposizione la nostra arte e, in questo caso, prestare queste uova ad una causa benefica di grande valore. Io ho dedicato le mie due uova una alla terra e una al mare, che spero possano evocare il profumo tipico della Sardegna» racconta l’artista Marcello Carrozzini, presente all’inaugurazione.

Tiziana Sanna, invece, dipinge principalmente animali a rischio di estinzione e animali endemici della nostra terra. Per realizzare le sue due uova ha cercato di mantenere i soggetti con cui ha familiarità e la sua cifra stilistica distintiva che tende all’iperrealismo. «La mia sfida è stata quella di riuscire a tenere il mio personale gusto artistico e dipingere soggetti a me molto cari su una superficie sferica, ho deciso infine di dipingere i volti di una tigre e di un giaguaro».

“Sweet explosion” è il titolo dell’uovo di Alessio Carrucciu, il quale ha realizzato una granata che ha “sganciato” grazie alla sua esperienza personale e artistica. Diabetico da tre decenni, ha parlato tramite la sue opera di un’esplosione dolce che può provocare sia piaceri che dolori. «L’uovo, può essere mangiato, ma decidere di farlo porta a correre il rischio di disinnescarlo e farlo esplodere».

“E nato prima l’uovo o la gallina?” è stato invece il quesito di partenza per l’idea di Roberto Meloni. La sua gallina pop, con le unghie smaltate, si tuffa nel suo uovo per scoprire il dilemma universale. Federica Pilotta, che si autodefinisce una “raccoglitrice seriale” di materiali, ha invece rivestito il suo uovo bianco da preziosi bottoni, sapientemente incastonati fino a renderlo un vero e proprio gioiello. Queste e molte altre geniali interpretazioni in mostra gratuitamente al Thotel di via dei Giudicati.

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