Sono trascorsi ottant’anni dai bombardamenti su Cagliari. Nel ricordo di quella tragica vicenda il Cada Die Teatro ha dato vita al progetto  “Cagliari 1943/2023: memorie di guerra, percorsi di pace",  per mantenere viva la memoria del dramma vissuto dalla città tra febbraio e maggio del 1943 e per riflettere sui conflitti attuali e le vittime che causano. 

Un progetto di ampio respiro, ideato dall’attore e regista Pierpaolo Piludu, che prevede la messa in scena di due spettacoli (uno dei quali già rappresentato), e la riproposizione, in forma rinnovata, delle oltre 130 testimonianze raccolte nel video archivio frutto di un lavoro di ricerca avviato da Cada Die nel 2006, in collaborazione con l’Istituto Superiore Regionale Etnografico e con la Facoltà di Antropologia culturale dell’Università di Cagliari, e altre due significative iniziative.

Gli spettacoli

In occasione dell’anniversario che ricorda il bombardamento del 13 maggio ’43, domenica 14 maggio andrà in scena al Teatro Massimo di Cagliari, alle 20.30, "Cagliari 1943: la guerra dentro casa", nell’ambito di “Pezzi Unici”/Rassegna Trasversa, organizzata dal Cedac. Lunedì 15 e martedì 16 maggio  alle 11, sempre al Massimo, sono in programma i matinée per le scuole.

Lo spettacolo, con drammaturgia e regia di Pierpaolo Piludu, nasce da un laboratorio teatrale, diretto dallo stesso Piludu, con venti allievi della Scuola di Arti Sceniche. Questo progetto di recupero delle memorie era partito, lo scorso mese di febbraio,  con lo spettacolo  “Cielo nero”, allestito e registrato con una videoripresa nella Cripta di Santa Restituta, nel quartiere storico di Stampace, che nel 1943 era stata trasformata in rifugio antiaereo.

La Casa della Memoria

Dal 2006 il Cada Die Teatro, con il lavoro di ricerca condotto da Pierpaolo Piludu, in collaborazione con l’ISRE e con la Facoltà di Antropologia culturale dell’Università di Cagliari, ha raccolto in un video archivio un grande numero di testimonianze de piciocheddas e piciocheddus de su ’43. Ora è previsto l’aggiornamento di questo prezioso patrimonio culturale, con la collaborazione del regista Francesco Casu per la cura della parte multimediale. Entro il 2023 il video archivio potrà essere consultato, nella sua forma rinnovata, in uno spazio del Centro Culturale de La Vetreria: l’obiettivo è quello di mettere le basi per la creazione di una "Casa della Memoria" consultabile e pienamente fruibile da tutti i cittadini.

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