Inaugurazione ieri sera a Bonorva per l’opera di Giuseppe Carta dedicata al pane Zichi, tipico del paese del Logudoro amministrato da Massimo D’Agostino.

Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Banari, paese dell’artista, Francesco Basciu, il presidente della Pro Loco di Bonorva, Luigi Deriu, e la giunta guidata da D’Agostino, mentre il parroco don Pietro Faedda ha benedetto l’imponente scultura che rappresenta il caratteristico prodotto che di norma si presenta in spianate sottili, morbido o croccante, di farina di grano duro. A fare da cornice alla suggestiva cerimonia all’ingresso del paese una gran folla di bonorvesi, banaresi e tanti turisti.

L’OPERA – Realizzata in acciaio e resina policroma, l’opera è alta più di tre metri e si staglia maestosa sulla valle dei vulcani spenti del Meilogu.

“Quando sono stato chiamato dall’amministrazione di Bonorva – ha spiegato Giuseppe Carta – è stato per me un grande dono: si trattava di operare su un elemento come il pane, che fa parte della nostra vita di tutti i giorni, alimenta tutti i popoli della terra e unisce le nostre famiglie. È la germinazione per eccellenza”.

“Con quest’opera abbiamo voluto celebrare il nostro pane, elemento identitario fortissimo – ha dettagliato il sindaco D’Agostino – Il Zichi rappresenta la nostra storia e le nostre tradizioni, ed è lo strumento attraverso il quale Bonorva si è sviluppata e ha consolidato la propria economia. Per noi significa celebrare il lavoro e il sacrificio dei nostri avi contadini nei campi, ma anche esaltare un prodotto straordinario, che con queste caratteristiche si produce solo a Bonorva. Speriamo che iniziative come questa siano uno stimolo alle aziende per una diffusione ancora maggiore non solo in Sardegna”.

“Per lavorare sul Zichi – ha ripreso Carta, lo scultore dei grandi frutti della Terra - ho preso spunto da un prodotto finito, che però nasce comunque da un germoglio, dalla spiga. Il Zichi è di una bellezza unica: è stato sufficiente quasi riprodurlo così com’è su scala più grande. Collocare le mie opere in Sardegna ha per me un doppio effetto. È il mio territorio, ed è ancora un’isola tutta da scoprire da un punto di vista artistico. Il suo cuore è davvero grande”.

(Unioneonline/v.l.)

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