Con la 30esima edizione della Sagra della Mandorla, a Baressa non ci sarà solo spazio per degustazioni, animazione, mostra mercato, laboratori, tradizioni e musica, ma anche uno sguardo deciso al futuro, con ricadute economiche a produttori locali e territorio che vadano oltre la due giorni di sagra.

Due novità di rilievo, infatti: l’inaugurazione del Centro Pilota del Mandorlo e la nascita di un’associazione regionale di mandorlicoltori. L’organizzazione della due giorni, come sempre, sarà curata da Comune, Pro loco “Sa Mendua” e il sostegno del Consorzio Due Giare.

«Proprio in occasione della trentesima edizione della sagra apriremo per la prima volta al pubblico il centro pilota del mandorlo - annunciano il sindaco Mauro Cau e il suo vice Mirko Pisu - oramai è arrivato il momento di tramutare la risorsa mandorla in una filiera tutta locale, grazie alla quale i produttori di Baressa ma anche di territori vicini possano commercializzarla al meglio. Il nostro centro pilota avrà proprio questa finalità».

La creazione, attraverso il mandorlo, di un’opportunità di reddito per chi coltiva il prodotto durante tutto l’anno. Verterà su questo, sabato alle 10.30, il convegno ospitato dal centro pilota del mandorlo, dal tema “Trent’anni di sagra della mandorla: la filiera della mandorla al centro dello sviluppo economico locale”.

«I cittadini di Baressa ma anche tutti gli ospiti visiteranno per la prima volta il centro pilota – concludono Cau e Pisu – e parleremo anche di cooperative di comunità. Ma soprattutto sempre durante il convegno daremo vita alla nuova associazione regionale di mandorlicoltori, con l’auspicio che ne entrino a far parte anche i produttori di Baressa».

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