È riuscito a risvegliare l’interesse del grande pubblico nei confronti della Sardegna, una ricostruzione dettagliata, qualcosa di inedito della tradizione isolana che il regista di Bono, Fabio Manuel Mulas, ha saputo raccontare.

Il suo film "Bandidos e Balentes-Il codice non scritto" è stato premiato come miglior musica originale e per il miglior trucco e acconciatura in occasione dell’ultimo Retro Avant Garde Film Festival di Venezia, uno dei circuiti tra i più prestigiosi per i talenti affermati ed emergenti, che si è svolto nelle giornate del 27, 28 e 29 giugno.

L’ennesimo riconoscimento importante a livello internazionale, premi di peso per una pellicola che non smette di sorprendere. In totale 111 verdetti a favore, awards ottenuti nei diversi festival per un prodotto che detiene il record del film più premiato nella storia del cinema sardo. Un’opera cinematografica autofinanziata tra le più richieste nei festival di tutto il mondo che, tra i tanti premi, ha ricevuto la menzione d'onore al Germany International Film Festival 2023.

«Questi sono gli ennesimi riconoscimenti ottenuti – osserva con entusiasmo Il regista Mulas - e non possiamo che essere orgogliosi che un film sulla storia della cultura sarda abbia scatenato tanto clamore nel mondo». Il film thriller, girato nel 2017, è una descrizione puntigliosa della balentìa, quell’insieme di regole rigorosamente non scritte che hanno caratterizzato la storia isolana e che il regista di Bono ha saputo descrivere, uno spaccato di vita isolana tra gli anni ’50 e ’60 attraverso storie legate alle faide, al banditismo e al matriarcato. 

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