Un consiglio utile anche in questo periodo: ascoltare musica ad alto volume durante la corsa può creare problemi articolari negli uomini, più che nelle donne.

Lo rivela uno studio iniziato due anni fa e recentemente pubblicato da un gruppo di ricerca dell'Università di Sassari sulla rivista "European Journal of Applied Physiology" e intitolato "Listening to music while running alters ground reaction forces: a study of acute exposure to varying speed and loudness levels in young women and men", vale a dire ascoltare musica mentre si corre altera la forza di impatto del piede sul suolo.

La ricerca è iniziata a marzo 2018 e ha coinvolto 50 giovani volontari fisicamente attivi, sia uomini che donne, di età compresa tra 18 e 25 anni.

L'azione di corsa dei soggetti è stata monitorata per periodi di due minuti su un tapis roulant dotato di sensori in tre diverse condizioni e a tre differenti velocità: musica a 85 decibel, 80 decibel (corrispondenti al primo avviso di allarme segnalato dagli smartphone) e assenza di musica, con velocità pari a 8, 10 e 12 chilometri orari.

L'ipotesi da cui è partita l'indagine è che la musica ad alto volume modifichi il livello di attenzione di chi corre, rendendo quindi i movimenti meno controllati e coordinati e potenzialmente più rischiosi per la salute delle articolazioni.

I risultati lo hanno confermato: durante la corsa, i sensori hanno registrato il GRF, "ground reaction force", cioè la forza di reazione esercitata dal suolo su un corpo a contatto con esso, che esprime la forza di impatto del piede contro il suolo.

Franca Deriu, professoressa di Fisiologia Umana nel Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari e coordinatrice dello studio, spiega: "È emerso un valore di GRF sensibilmente aumentato per gli uomini che correvano a 8 e 10 chilometri orari ascoltando musica a 85 decibel. Non ci sono stati effetti invece sugli uomini a 12 chilometri orari né sulle donne, a nessuna delle tre velocità testate".

Per le donne quindi entrano in gioco meccanismi diversi, legati probabilmente alla differente struttura fisica: "Pensiamo che sul "Ground reaction force" incida la diversa conformazione del bacino, più largo nelle donne". Continua Franca Deriu, che ha lavorato assieme ai ricercatori Andrea Manca, Lucia Cugusi e Francesco Bussu (Università di Sassari), in collaborazione con Luca Pomidori e Michele Felisatti (Esercizio Vita Medical Fitness, Ferrara).

Le conclusioni della ricerca suggeriscono, soprattutto agli uomini, di preferire una corsa senza musica o con un volume che non superi gli 80 decibel al fine di preservare la funzionalità articolare.
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