La conferma è arrivata nel corso di un incontro tra il questore Giovanni Aliquò, il presidente e il vice dell'Associazione Cavalieri, Francesco Castangia e Roberto Salaris: i sartiglianti dovranno sottoporsi ai controlli antidoping.

Si è arrivati a questa decisione partendo dal fatto che i cavalieri, che sono affiliati al Coni, devono rispettarne tutte le regole. Spetterà ora agli organizzatori, quindi la Fondazione, stabilire entro il prossimo 9 gennaio le modalità con le quali si dovrà procedere alle visite mediche.

"Si è arrivati all'accordo - dice la nota dalla Questura - dopo un'accurata analisi del quadro normativo e delle delicate responsabilità che, dalla mancanza di tali controlli, possono discendere, a carico di tutti. Gli organizzatori dovranno avere un ruolo nella giostra equestre che si svolge in ambito urbano. Ma ancor più si è convenuto sul fatto che questi controlli, ai quali la Questura non farà comunque mancare il suo autonomo impegno organizzativo anche per gli accertamenti in gara e fuori gara, serviranno a mettere in luce come la tradizione della Sartiglia si rifaccia a valori di lealtà, probità e sportività che sono incompatibili con qualsiasi forma di doping".
© Riproduzione riservata