Il suono delle pietre, una voce interiore che viene fuori dalle fenditure della scultura e incanta, rapisce l’anima e arriva fino al cuore. L’opera, dell’artista sardo Pinuccio Sciola, una delle tante che testimoniano la sua originale creatività, arriva a Porto Torres, al museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano.

Una presentazione ad opera della figlia Maria Sciola, presente insieme al fratello Tommaso per raccontare dell’esperienza significativa del padre, la sua predisposizione per la scultura ma soprattutto per la sua capacità nel trasformare il paese natio, San Sperate, in un borgo museo all'aperto, "Giardino Sonoro", dove ha esposto i suoi murales e le cosiddette pietre sonore, il progetto che lo ha reso celebre.

A Porto Torres ha presentato una delle sue sculture, una tastiera in marmo bianco di Orosei, che vibra ed emette dei suoni fluidi, nata dalla ricerca sul rapporto tra arte e natura a cui Sciola ha dedicato gran parte della sua vita portando la cultura sarda nel mondo.

In occasione del termine della conferenza SoNos de Pedra con il contributo dell’artista turritana Cinzia Porcheddu, sua allieva, che ha chiuso la sua mostra “Anime Liquide”, Maria Sciola ha illustrato il volume dedicato al maestro dell’arte dal titolo “Pinuccio Sciola. L’insegnante, il maestro, l’uomo”, una serie di testimonianze dei suoi allievi, giudizi a volte severi ma espressi con stima e rispetto verso colui che ha saputo coinvolgere i giovani insegnando loro l’arte artigiana e cercando così di rilanciarla.

«Dal 2016, anno della sua morte, abbiamo dato vita alla Fondazione Pinuccio Sciola», ha spiegato la figlia Maria, «portando avanti l’idea progettuale di un festival “SantArte” che secondo mio padre doveva festeggiarsi tutti i giorni dell’anno, perché è l’unica cosa che salverebbe l’uomo dall’appiattimento mentale». Durante la presentazione le immagini di un documentario sulle sue opere più famose. «La  Sardegna è una scultura naturale al centro del Mediterraneo», disse Sciola «è l’isola delle pietre, un ecomuseo unico». L’Antiquarium ospiterà un’esposizione dedicata alla figura del grande maestro, una mostra in suo omaggio, un’idea condivisa dall’assessore alla Cultura, Maria Bastiana Cocco e dal direttore del museo, Stefano Giuliani. «Abbiamo accettato di presentare l’opera di mio padre in questo spazio pieno di storia e di tradizione, perché rispecchia le nostre origini», ha detto il figlio Tommaso, «ma è anche un’occasione per parlare di cultura in un ambiente più che idoneo come l’Antiquarium Turritano». 

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