Un mese fa a New York, “Riva Luigi ’69 ’70. Cagliari ai dì dello scudetto”, lo spettacolo di Cada Die Teatro, che racconta la storia di Gigi Riva e del Cagliari campione d'Italia è stato ospite del Circolo dei sardi “Shardana”, ottenendo grande apprezzamento da pubblico e critica.

Il monologo, scritto e interpretato da Alessandro Lay, ora torna a casa e in occasione di “Sotto questo cielo”, la rassegna en plein air organizzata dalla compagnia cagliaritana, sarà sotto i riflettori venerdì 5 luglio, alle 21.15, nella Corte della Vetreria di Pirri.

Lo spettacolo che fin dal suo debutto ha ricevuto consensi convinti da pubblico e critica, è dedicato a un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: Gigi Riva, che è stato e rimane, ancora di più dopo la sua scomparsa lo scorso gennaio, un mito nel mondo del calcio.  Gianni Brera - come è noto - soprannominò quel campione, arrivato giovanissimo da Leggiuno nell’Isola, “Rombo di Tuono”, per la sua potenza, l’ardore agonistico e le eccellenti capacità di goleador.

«Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d'Italia, io avevo 8 anni», scrive nelle note di presentazione dello spettacolo Alessandro Lay. «Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l'album della Panini e le partite 'a figurine' sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un'altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol...».

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