È morto questa notte, all'età di 64 anni, il poeta e traduttore francese Marc Porcu, stroncato da un tumore che lo aveva aggredito lo scorso anno.

Era nato in Tunisia e viveva a Lione, nipote di un esule antifascista che aveva dovuto lasciare Sant'Antioco durante il regime. Il suo nome è inciso nel grande muro che la città francese ha dedicato ai suoi più importanti poeti.

Marc Porcu riagganciò i legami con la Sardegna grazie alla solida amicizia con i poeti Alberto Masala e Giovanni Dettori, ma soprattutto per la sua opera di traduzione che ha permesso al pubblico francese di scoprire il grande talento di Sergio Atzeni. Traduttore anche di Giulio Angioni, Luciano Marrocu e Flavio Soriga, la missione di Marc era di mettere a disposizione la sua arte a favore dell'esportazione in Francia della letteratura sarda.

Come poeta numerose sono le sue opere. In Italia sono disponibili grazie al prezioso lavoro fatto dalla casa editrice Cuec di Mario Argiolas. Ultimo il volume "Le cri de l'aube" (L'urlo dell'alba) impreziosito dalle fotografie del sassofonista jazz Louis Sclavis, inseparabile amico con cui girava la Francia per proporre i suoi acclamati reading.

Negli ultimi anni era diventato un assiduo ospite dei festival culturali sardi, aveva stretto un forte legame di collaborazione con il Marina Café Noir di Cagliari e le iniziative dei poeti Alberto Lecca e Roberto Belli.
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