Biagio Conte, il missionario laico amato da tutti, è morto questa mattina a Palermo. Aveva 59 anni ed è stato protagonista di molte battaglie in difesa di poveri e indigenti; nel 1993 aveva anche fondato la Missione Speranza e Carità. Era da tempo gravemente malato.

Figlio di imprenditori edili, a 16 anni ha abbandonato la scuola e ha iniziato precocemente a lavorare nell'impresa della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale si è allontanato nel 1983, andando a Firenze. Nel maggio 1990 la scelta di vivere come eremita, ritirandosi nelle montagne dell'entroterra siciliano e successivamente facendo un viaggio interamente a piedi verso la città di Assisi.

Tornato a Palermo, aveva intenzione di partire per l’Africa come missionario ma la sua città era in un tale stato di miseria da convincerlo a rimanere aiutando in prima battuta i senzatetto della stazione.

Il 16 gennaio 2014, dopo anni in cui è stato costretto su una sedia a rotelle a causa di vertebre schiacciate durante le spossanti fatiche cui si è sottoposto nel corso della sua missione, riprende a camminare dopo un'immersione nelle acque di Lourdes.

Nel 2018, dopo la morte di alcuni clochard nelle strade di Palermo, in segno di protesta contro la povertà decide di dormire per strada.

Sulla sua figura è stato girato un film intitolato "Biagio", del regista palermitano Pasquale Scimeca.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata