Il progetto denominato Nois è stato avviato ieri a Silanus, e si protrarrà fino al 31 ottobre.

Un'iniziativa attraverso la quale, con scatti fotografici, mostre e altro, si vuole rendere visibile il paese dal punto di vista turistico, con la riscoperta della storia, della cultura, delle tradizioni e per la valorizzazione dei prodotti locali, quindi delle peculiarità e particolarità del territorio.

Silanus è stata così trasformata in un autentico museo fotografico, con scatti in bianco e nero, ingialliti dal tempo, che raccontano la semplicità delle persone, ma anche delle strade e paesaggi.

Una rassegna fotografica coordinata da Chicco Marcheschi, tra l'altro autore di tante immagini esposte lungo le vie, nelle botteghe e nei laboratori di produzione.

Anziani in piazza nei primi anni Sessanta
Anziani in piazza nei primi anni Sessanta
Anziani in piazza nei primi anni Sessanta

E, ancora, mostre temporanee, concorsi per immagini, racconti dedicati al paese e alla Sardegna realizzati da giovani talenti o da affermati maestri fotografi.

"Questo e altro guiderà chi arriva nel paese, alla scoperta di una comunità che ha scelto di raccontarsi e di accogliere, aprendo le porte dei luoghi di lavoro e di vita quotidiana - dice il sindaco Giampietro Arca - questo e l'insieme siamo Nois".

Il progetto è stato inaugurato ieri sera con la partecipazione di una folla immensa, con numerosi turisti e visitatori, con l'assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena (che ha lodato l'iniziativa), con Carlo Mannoni della Fondazione Sardegna (che ha finanziato il progetto), Paolo Piquireddu e il rappresentante dei piccoli borghi Giambattista Ledda.
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