A Santa Teresa Gallura un museo archeologico, del mare e delle tradizioni marinaresche
In un locale comunale che si affaccia sulla Torre Spagnola e sulle Bocche di BonifacioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il museo archeologico, del mare e delle tradizioni marinaresche. Ad aprirlo sarà l’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone. Sarà ubicato in un locale comunale della piazza, zona ex Esit, che si affaccia sulla Torre Spagnola e sulle Bocche di Bonifacio. C’è già un contributo da parte della Regione Sardegna. «Provvederemo a breve a restaurare la struttura e al suo allestimento», dichiara Yuri Donno, direttore dell’AMP.
«Vi saranno collocati i reperti recuperati col progetto Anfitrite», un’attività iniziata tempo fa volta alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio archeologico sottomarino dell’AMP. Sarà poi presente una grossa collezione di conchiglie recuperate nelle Bocche di Bonifacio e nel mare teresino, che fornirà l’associazione naturalistica Giovanni Cesaraccio Pro Natura di La Maddalena, della quale è presidente, Tommaso Gamboni, associazione che già gestisce a Caprera, presso le strutture del Parco Nazionale, il Museo Geominarelogico. Un’altra parte del museo sarà invece dedicata alle tradizioni marinaresche, ai mestieri «dei pescatori utilizzati in tempi passati, della vecchia Longoni». Qui, a partire dalla fine dell’800, venne a stabilirsi una colonia di pescatori ponzesi e zone vicine, i cui discendenti sono ancora significativamente presenti nella comunità teresina, come molti cognomi tipici di quelle zone testimoniano.