La quinta tappa di Saboris Antigus sarà domenica 26 novembre a Gesico. Un borgo dalle tradizioni millenarie che si intrecciano continuamente tra il sacro e il profano, così come sono impostate anche moltissime delle sue feste. A tenere alta l'attenzione sul paese, non solo in Sardegna ma nel resto del mondo, è infatti una nutrita tradizione religiosa di Santi martiri e storie che hanno acceso di fede e devozione gli abitanti. Storie che sono ancora oggi oggetto di studio, come ad esempio è successo con la Spagna e i suoi ricercatori, incantati dal fascino e i segreti che custodisce Gesico. 

La Sagra delle Lumache, appuntamento enogastronomico irrinunciabile per i gesichesi e per gli estimatori, si svolge il terzo sabato di ottobre in concomitanza con la Festa di Sant’Amatore Vescovo e Martire. Il Santo è il patrono del paese e le celebrazioni in suo onore si svolgono per tutto il periodo della sagra in un’atmosfera che intreccia sacro e profano.

Gesico è chiamata anche il borgo delle sette chiese: partendo dal centro del paese c’è la chiesa di Santa Giusta, poi la chiesa romanica di Santa Maria d’Itria, sul monte omonimo c'è il santuario campestre di San Mauro, ancora i ruderi di San Rocco, Santa Lucia e San Sebastiano. Durante la manifestazione si possono visitare le chiese e scoprire le loro bellezze e le misteriose storie che custodiscono. Tutto questo e molto altro sarà oggetto del programma di Saboris Antigus per la giornata del 26 novembre: i visitatori potranno così scoprire le bellezze di un altro paese della Trexenta. Buon cibo e ottime ricette, i mestieri di una volta, una natura quasi incontaminata all'interno della quale è possibile anche esplorare importanti siti archeologici.

Un bellissimo laboratorio di creazione di bronzetti è stato pensato per la giornata di Saboris Antigus. La Mostra "Civiltà Sarda" curata da Andrea Loddo si terrà al Museo gestito dalla Cooperativa Antes, a Casa Dessì. Si chiama "Casa Dessì", il luogo che ospita il Museo oggi, perché l'ultimo proprietario è stato un signore chiamato Maistu Antonio Dessì. Un commerciante e barista, ma prima ancora Fabbro, "su ferreri", un vero e proprio maestro della siderurgia. 

Maist'Antoi, raccontano in paese, è stato il primo in Sardegna che – ormai quasi 50 anni fa - sperimentò la fusione del bronzo a cera persa, per ricavarne dei veri bronzetti imitando quelli esistenti al Museo. Antonio era capace di far nascere dal nulla un bronzetto luccicante, che immergeva ancora rovente in barattolo con una miscela di olio di officina e polvere di batterie alcaline. In pochi minuti si formava una patina verde uguale agli originali conservati al Museo di Cagliari. Con Andrea Loddo, nello stesso luogo che ospitava il suo laboratorio attaccato letteralmente al Nuraghe di San Sebastiano, durante Saboris Antigus si ripeterà a distanza di decenni l'esperimento di fusione. Una dedica del paese a Maistu Antoi Dessì e una esperienza indimenticabile per i visitatori. 

Infine, il paese è conosciuto come il borgo delle lumache, e durante la manifestazione non mancheranno gli assaggi. Su Sitzigorru gesichese è un Cibo Buono Italiano certificato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che le ha riconosciute Prodotto Alimentare Tradizionale (Pat): le lumache sono un vero simbolo di Gesico, che dal 1997 fa parte delle “Città delle Lumache” insieme a una decina di altri Comuni italiani.

© Riproduzione riservata