«Sardegna bella e fragile, ai turisti dico: rispettatela. Giuste le spiagge a pagamento»
La riflessione di un sardo sull’impatto del turismo: «Spesso i visitatori non rispettano il territorio, tra rifiuti abbandonati e sabbia rubata»La spiaggia di Villasimius (Ansa)
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Cara Unione,
come residente nato e cresciuto in Sardegna, voglio condividere una riflessione su una questione che mi sta molto a cuore: l'impatto del turismo sulla nostra isola. È chiaro che molti visitatori hanno un forte legame con la Sardegna, ma è altrettanto evidente che questo amore non sempre si traduce in rispetto per il nostro territorio.
La Sardegna è una terra di straordinaria bellezza e fragilità. Ogni anno, migliaia di turisti vengono a godere delle nostre spiagge, del nostro mare e della nostra cultura. Tuttavia, molti di loro si comportano come se fossero a casa propria, dimenticando che sono ospiti in un ecosistema delicato. La sabbia delle nostre spiagge, le pietre e le conchiglie non sono souvenir da portare via. Questo furto di risorse naturali, oltre a essere illegale, danneggia gravemente l'ambiente.
Inoltre, l'inquinamento causato dai turisti è un problema crescente. Rifiuti abbandonati sulle spiagge, plastica e immondizia nelle acque cristalline, comportamenti irresponsabili che minacciano la fauna e la flora locali. Ogni turista dovrebbe sentirsi responsabile di mantenere pulito e intatto questo paradiso.
Si esprimono anche preoccupazioni per i costi elevati e le restrizioni che rendono la Sardegna sempre più accessibile solo ai più ricchi. È vero, i prezzi stanno diventando insostenibili e le spiagge a pagamento sono una realtà frustrante. Ma è importante capire che molte di queste misure sono necessarie per controllare l'afflusso turistico e proteggere l'ambiente. Se i turisti rispettassero di più la nostra terra, forse non sarebbe necessario imporre tali restrizioni.
È fondamentale riflettere sul proprio comportamento e agire con responsabilità. La Sardegna non è una proprietà privata, ma un patrimonio che appartiene a tutti, soprattutto a noi sardi che ci viviamo tutto l'anno. Non vogliamo escludere nessuno, ma chiediamo solo rispetto e consapevolezza. Il vostro comportamento ha un impatto diretto sulla nostra isola e sulla qualità della vita dei suoi abitanti.
Se amate davvero la Sardegna, dimostratelo rispettandola. Non rubate la sabbia, non inquinate le nostre spiagge e le nostre acque. Comportatevi da ospiti rispettosi e consapevoli. Solo così potremo garantire che la bellezza di questa terra rimanga intatta per le generazioni future.
Grazie per l'attenzione e il rispetto.
Un residente sardo.
Nicola Petrone
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