"Cara Unione,

con l'approssimarsi delle elezioni scriviamo al futuro sindaco di Cagliari per rivolgere una specifica domanda.

Il motivo è che siamo convinti che il futuro primo cittadino dovrebbe prendere a cuore il nostro grande disagio, che riteniamo riguardi una larga parte dei nostri concittadini, a proposito del nuovo regime di raccolta differenziata dei rifiuti.

In tutta onestà il degrado cui quotidianamente assistiamo spostandoci nelle nostre strade sta raggiungendo livelli vergognosi. Si vive alla giornata ed ognuno cerca di far fronte al problema come meglio gli riesce. Se ci consente, questo non è un risultato degno di una buona amministrazione.

Pare che all'origine di tali brillanti risultati vi sia stata una concertazione tra i tecnici comunali e la/le imprese destinatarie del bando di appalto del servizio e che i termini di quest'ultimo siano stati definiti per venire incontro alle esigenze delle imprese.

Evidentemente senza dare priorità a noi cittadini, quasi si tratti di sudditi sottoposti ad autorità sovrana.

Purtroppo si sono evidenziati a posteriori una serie di disagi non previsti a carico dei fruitori del servizio e che occorrerebbe ricordare ne sostengono gli oneri. Proviamo ad elencarne alcuni.

DISCARICHE DOMICILIARI - Grazie all'intuizione dei tecnici comunali, a Cagliari sono state realizzate vere e proprie 'discariche' nelle abitazioni dei cittadini (che non ne hanno certo fatto richiesta) e che sono la diretta conseguenza della frequenza settimanale del ritiro rifiuti: per 6 giorni ogni settimana e per tutto l'anno i rifiuti vengono ora conservati 'in deposito oneroso' dentro le nostre abitazioni private.

Grazie alla benevolenza delle parti citate, per la sola frazione organica (quella che 'puzza') è stato previsto un 'deposito a domicilio' per soli 4 giorni alla settimana. Ma ora che incombe l'estate…

ONERI DI PULIZIA - Tra i nuovi obblighi a carico di ciascun utente figura (oltre quello della custodia dei contenitori e dei rifiuti) anche quello della pulizia dei contenitori.

La pulizia si rende necessaria sia per eliminare resti di rifiuto all'interno dei contenitori, sia per igienizzare questi ultimi i quali, dopo essere stati esposti all'aperto su suolo stradale (non proprio ottimale) ed esposti a visite di esseri umani ed animali (piccioni, cani, gatti, ratti, etc.), dovrebbero essere sterilizzati da ciascuno di noi per evitare che gli operatori ecologici trasmettano batteri e quant'altro a loro stessi e da contenitore a contenitore durante la raccolta.

Col piccolo incomodo per noi utenti, che non disponiamo di giardino e piscina, di dover lavare dei contenitori, di dimensioni non proprio ridotte, nella propria vasca da bagno o piatto doccia.

ONERI ECONOMICI 1 - Ancora, tra i nuovi obblighi a carico di ciascun utente figura quello di utilizzo di sacchetti contenitori che devono rispettare determinate caratteristiche (semitrasparenza), con l'espresso divieto di utilizzo fino a smaltimento dei sacchetti forniti in precedenza dal Comune che quindi vanno a costituire ulteriore rifiuto oltre che spreco di denaro pubblico.

Domanda: avendo il Comune predisposto la fornitura di 5 diversi contenitori per il singolo utente, oltre i 5 diversi contenitori per i condomini, oltre tutti gli altri contenitori speciali (es.: compostiere, arredo unificato, etc.), tutti dotati di microchip, quanto avrebbe speso in più per singolo utente una fornitura collettiva di sacchetti conformi alle proprie direttive? Perché il cittadino utente (diversamente da quanto sempre accaduto in passato) viene obbligato oggi dal proprio Comune a rivolgersi singolarmente presso fornitori privati accollandosi oneri certamente superiori?

ONERI ECONOMICI 2 - Crediamo sia noto a tanti che numerosi condomini formati da più di 9 famiglie e quindi tenuti dal regolamento comunale all'utilizzo dei contenitori carrellati, non disponendo nella stragrande maggioranza dei casi (noti al Comune che li rappresenta?) di spazi idonei al loro rimessaggio, si stanno rivolgendo a ditte private versando loro corrispettivi in denaro che dovrebbero essere ricompresi nella tariffa rifiuti riscossa dal Comune.

Non ci vuole molto a verificare che per i nuclei familiari più deboli (ad esempio costituiti da una sola persona di età avanzata) tali spese arrivano anche a raddoppiare la tariffa rifiuti.

In cambio di quali servizi? Forse quelli elencati in precedenza?

AUMENTO DISAGI - È facile rilevare anche almeno questi ulteriori svantaggi. Raddoppio dei movimenti quotidiani di ciascun cittadino utente: se prima bastava un'uscita quotidiana, ora ne sono necessarie almeno due, una per il deposito ed una per il ritiro del contenitore. Raddoppiano il tempo, l'uso di ascensori, i pensieri rivolti ai nostri amministratori…

Aumento del traffico urbano e quindi anche dell'inquinamento. Ai movimenti dei mezzi preposti allo svuotamento dei contenitori, bisogna aggiungere il traffico legato alle ditte incaricate dai privati per il rimessaggio degli stessi (altri due viaggi quotidiani).

Aumento del disordine urbano: i marciapiedi sono occupati a tutte le ore da contenitori per i rifiuti delle più disparate dimensioni e colori.

ONERI DI SOPPORTAZIONE - Le mancate risposte a legittimi interrogativi, l'aria di sufficienza o peggio il sentirsi apostrofare con la formula 'non volete fare la raccolta differenziata' da uffici pubblici quando si è a corto di soluzioni e/o di giustificazioni, portano realmente ai limiti la propria capacità di sopportazione.

Come valutare la passata amministrazione della nostra Città davanti a provvedimenti che tanti oneri e disagi hanno generato? Era tanto complicato prevedere la sostituzione dei vecchi cassonetti con dei nuovi dotati di chiusura ed accesso consentito solo tramite chiave e/o eco-card? È legittimo pretendere di non essere trattati come popolo bue?

Ciò premesso, ci piacerebbe sapere quali siano gli intendimenti dei nuovi candidati a sindaco per affrontare, correggere e portare ad una civile condizione il servizio di raccolta dei rifiuti nella nostra città.

Grazie dell'attenzione".

Luciana Ferrazza e Corrado Nieddu - Cagliari

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