"Cara Unione,

in questo momento di incertezze e pericolo sempre incombente, mi pare che ogni proposta venga valutata o demolita a priori solo in base alla parte politica del proponente.

Ultime (per ora) le polemiche sul passaporto sanitario, sulle regole nelle spiagge, sui controllori civici ed aspettiamo le prossime che vanificheranno tutti gli sforzi finora fatti.

Ma perché abbiamo tanta paura che qualcuno, nel concreto il nostro governatore, cerchi di far rispettare le regole e di salvaguardare la Sardegna e quindi tutti noi da chi vorrebbe venire senza alcun controllo? Forse i turisti allo sbaraglio vogliono nascondere la loro reale condizione di salute ora che nelle loro città infette i dati di contagi improvvisamente e "miracolosamente" si sono azzerati mentre alcuni assessori alla sanità non hanno ancora capito come considerare l'indice di rischio?

Dire poi che, chi ha case e barche nei luoghi più belli ed esclusivi della nostra regione, contesti il costo del test,è davvero vergognoso.

Con lo stesso criterio la sanità sarda, con le sue scarse risorse, non potrà certo accollarsi le onerose cure a loro favore quando (come già è successo) si ammaleranno qui per la loro frenesia di vacanze a ruota libera.

La mia totale solidarietà va invece agli operatori del turismo, alberghi e ristoratori, vere vittime oltre ai 35000 morti ma ricordiamoci che il killer Covid è ancora tra noi.

Tutti noi ricordardiamo quando gli aeroporti sono stati chiusi nel Paese quando il guaio era ormai fatto. Impariamo la lezione e, finché siamo in tempo, stiamo attenti ed uniti nel proteggere la nostra amata Sardegna.

Sandra Grimaldi

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