"Cara Unione,

nulla di buono all'orizzonte per noi precari della scuola.

I neolaureati che avrebbero dovuto inserirsi in terza fascia e i docenti che avrebbero dovuto aggiornare il proprio punteggio, sono infatti delusi e sconfortati.

Il ministro Azzolina, col nuovo decreto, ha cancellato le decisioni prese a novembre e ha stravolto i programmi di una categoria che ormai ha fatto della precarietà il suo stile di vita, che nella precarietà più totale cerca di darsi un senso, una logica, un progetto. Perché quelli che per il ministro sono aggiornamenti di graduatorie, per i componenti di queste graduatorie sono anni di vita.

Non si può stravolgere così la prospettiva di tante persone con questa leggerezza, senza nemmeno provarci.

In poche settimane anche persone che non sapevano accendere un dispositivo elettronico hanno fatto miracoli per poter effettuare la didattica a distanza.

E invece chi è a capo del ministero dell'istruzione non è in grado di convertire un modello già da tempo obsoleto di domanda in terza fascia in un form elettronico e si appella alla vetustà dei sistemi e al fatto che arriverebbe un numero di raccomandate così alto da mandare in crisi le segreterie.

Anche questa è una scusa, perché la provincia di Bolzano ha riaperto le proprie graduatorie utilizzando la pec o la posta ordinaria. Siamo docenti, ragazzi, padri, madri di famiglia… che amano questa professione e che hanno dovuto fare mille sacrifici e spendere diverse risorse economiche per aggiornarsi con corsi di formazione, 24 cfu, master, certificazioni, e tanto altro, e che oggi peregrinano nel limbo del precariato e della disoccupazione. Con un ministro che non ci ascolta, non vuole saperne e trova solo scuse.

Gli studenti hanno il diritto di sognare un futuro e noi li stiamo tutelando con responsabilità, dedizione e impegno.

I neolaureati hanno il diritto di essere inseriti in una graduatoria dopo anni di studio!

Chi ha una famiglia ha diritto a chiedere l’avvicinamento e al cambio di provincia, per poter stare vicino ai propri cari, soprattutto dopo questo periodo di lontananza forzata, periodo in cui molti di noi, che avrebbero potuto raggiungere le proprie famiglie, sono chiusi in casa per il bene di tutta la nazione!

Gli insegnanti chiamati alla 'messa a disposizione' hanno diritto ad essere tutelati!

I docenti hanno diritto di aggiornare la graduatoria, dopo sacrifici onerosi e tempo speso per la formazione!"

C. F. - Vallermosa

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