“Cara Unione,

da ben 10 giorni ho iscritto mia madre di 95 anni e gravemente ammalata per avere la terza dose del vaccino a domicilio. Ci siamo preoccupati fin dall'inizio perché fosse vaccinata il più presto possibile, quindi la seconda dose risale a più di di 6 mesi fa. Purtroppo ha sofferto da maggio in poi per una grave polmonite (non Covid) e per i postumi. Tra ottobre e novembre ha fatto 10 giorni di antibiotici forti, quindi non possiamo certo portarla fuori, tantomeno farla attendere presso un hub.

Purtroppo, però, al momento non ho ancora avuto alcuna risposta, e il medico di medicina generale, qui a Pirri, mi ha chiarito come non possa aiutarmi.

Cosa dovrei fare, allora a questo punto? A quale ‘santo’ votarmi? È vergognoso che da un lato si spinga per una vaccinazione quanto più urgente e capillare e poi si vada incontro a un muro se si cerca di ottemperare.
Forse una valutazione su come sono gestite le vaccinazioni a domicilio e presso le RSA non guasterebbe.
Grazie dell’attenzione".

M.C.

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