“Cara Unione,

Sono la mamma di una bambina di 11 anni affetta da sindrome di Sotos, malattia rarissima. 

Io sono una mamma fortunata perché ho accettato la malattia di mia figlia, e grazie a lei viviamo quotidianamente momenti indimenticabili. 

Ci sono genitori però che ancora soffrono e credono che la vita sia finita!

Vi scrivo perché mi piacerebbe leggere parole che diano forza ad alcuni genitori, per parlare non solo dei contro ma anche dei tantissimi pro. 

Vorrei poter fare anche l'esempio della mia vita, che è cambiata radicalmente da quando è nata lei. 

La famiglia si è distrutta però io e lei siamo rinate insieme, da quando è nata facciamo tanti viaggi, tante escursioni e tante avventure pazzerelle. 

Cose che, forse, con una figlia normodotata non avrei mai fatto! 

La settimana prossima andremo a fare un weekend survival in Supramonte, e con questa esperienza vorrei far capire a tante mamme e a tanti genitori che la disabilità non ha limiti e che bisogna cercare di donare loro quante più gioie ed esperienze di vita possibili.

Mi piacerebbe dare forza anche alle persone che mi scrivono in privato dicendomi che loro non hanno la forza di affrontare la vita, hanno vergogna della malattia dei loro figli, non gli fanno fare sport perché hanno paura dei pregiudizi. 

Si potrebbero elencare anche tutte le gioie che ci possono donare i nostri figli speciali. 

Spero possa essere una buona idea. 

Grazie”.

Lettera firmata*

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