“Cara Unione,

ho letto delle proteste, seppur timide, avanzate da alcuni studenti impegnati ieri nella seconda prova dell’esame di Maturità.

Una prova che è stata diversificata da istituto a istituto perché volta ad accertare le effettive competenze e conoscenze di indirizzo, e però giudicata, secondo le direttive ministeriale, di minor valore ai fini del voto: il punteggio massimo ottenuto potrà infatti essere pari a 10 su 100, contro i 15 punti del tema e i 25 della prova orale. Da qui la protesta dei giovani, che si chiedono perché questa differenza di peso della prova in vista della valutazione finale.

Non posso che concordare con la loro tesi, i misteri del nostro Paese.

Grazie dell’attenzione”.

M.L. – Cagliari

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