Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore circa i costi, sempre più alti, dei parcheggi in prossimità delle spiagge della Sardegna.

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"Gentile redazione,

scrivo perché mi piacerebbe condividere con i vostri lettori il mio pensiero circa il bene più bello che un sardo può vantare: il mare.

È infatti un peccato che nelle spiagge più belle della nostra terra, oramai, ci venga sempre richiesto di pagare per il parcheggio.

Nello specifico, nella zona di Villasimius, la somma è arrivata a ben 10 euro.

'Ci sono servizi aggiuntivi oltre al parcheggio?' è la domanda che sorgerebbe spontanea, visto l'ammontare. Bene. Il parcheggio è custodito? No. E sono inclusi bagni o docce o sdraio? No. Ma allora, mi chiedo io, per cosa stiamo pagando e perché così tanto?

Ho provato a chiedere all'addetto ai pagamenti, se per i turisti fossero previste tariffe differenti.

Mi è stato risposto di no, con un sorriso e con la consegna di un libricino sulla Sardegna, sulla sua bellezza e sulle sue spiagge. Come se i sardi non sapessero cosa li circonda e la bellezza della loro terra.

Non sono voluto andare in quella spiaggia per sapere queste cose, anche perché forse, qualche sardo, saprebbe descrivere la sua terra molto meglio, rispetto a ciò che viene riportato in quelle poche pagine. Sapete perché? Perché ci viviamo! Quella carta inutile usatela per far pubblicità da altre parti...non per noi!

Voler passare una giornata diversa dal solito a godere delle bellezze della nostra isola, della terra in cui siamo nati, diventa solo un obbligo a dover pagare. E io direi che stiamo esagerando.

Si può parlare di contributo al Comune, di sostegno o di ausilio, ma il mare è un bene di tutti i sardi.

Un sardo, prima di tutto, deve essere libero di visitare le due spiagge, dev'essere libero di vivere la sua terra e senza dover pagare ulteriormente oltre alla benzina per spostarsi (sempre più cara).

Noi sardi amiamo la nostra terra, lasciateci liberi di amarla".

Carlo Romoli - Cagliari

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