Pubblichiamo oggi la riflessione di un lettore residente a Cuglieri, in località S'Archittu. Il lettore si interroga su una serie di notizie negative sulla località che girano sui social network, e si chiede il perché.

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"Gentile redazione

anche quest'anno, per la piccola borgata di Cuglieri, S'Archittu, la pubblicità negativa non si è fatta attendere.

Questa località divenne nota in tutta l'isola per la movida estiva, prima con la famosa "Capanna", seguirono "S'Istella de su mare", poi "Il Menihr" ed in fine la megadisco "Il drago", strutture capaci di movimentare migliaia di giovani creando un'indotto non indifferente per tutta la zona.

Tutti conosciamo lo scempio edilizio realizzato a partire dagli anni Sessanta, con molte case costruite alla rinfusa senza nessun gusto o criterio urbanistico e seconde case per lo più vissute nei mesi estivi dai residenti dei comuni limitrofi.

Vengo al dunque: le discoteche accusate di disturbare il sonno di queste persone furono messe in condizione di smettere ogni attività, sepolte sotto una marea di esposti alla magistratura.

Oggi, in tempi di social network, S'Archittu continua a vivere le sue stagioni turistiche in modo travagliato, continui post aventi come tema cumuli di spazzatura, con annessa accusa di menefreghismo degli amministratori.

Ultimo fatto salito agli onori della cronaca,un video con scroscio d'acqua sporca da una caditoia direttamente sulla spiaggia, rivelatosi poi un falso, in quanto dopo accertamento della forestale l'acqua veniva versata con un tubo di gomma sulla passeggiata del lungomare.

Ora, essendo le spiagge di S'Archittu piccole e quindi per pochi, la domanda nasce spontanea: ma non è che l'obiettivo che sta alla base di questi post sia far sì che i turisti, come allora i giovani discotecari, girino alla larga, evitando di occupare il poco spazio sull'arenile?

Andreotti diceva: 'A pensar male si pecca, ma a volte...'.

Cordiali Saluti".

M. M. - Cuglieri

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