«Cara Unione,

mi domando perché per me che sono celiaca - e non per scelta purtroppo - sia praticamente impossibile fare colazione seduta al tavolino di un bar. Beh, sì, so che ci sono problemi ben più gravi ma a Quartu parrebbe che, fatta eccezione di uno/due locali che però hanno orari un po’ incompatibili con la vita di un lavoratore, sia praticamente impossibile trovare cornetti freschi o anche solo surgelati senza glutine o una valida alternativa gluten free.

Sentirsi ancora fare, ogni volta che si chiede se si hanno opzioni senza glutine, la lista di tutto ciò che si ha e che è senza: senza lattosio, senza soia, senza uova bla bla bla, non aiuta… Il senza glutine è differente, il senza glutine è per chi non ha alternative (nessuna cura, nessuna pillola, nessuna possibilità di sgarro). Eh sì, la normativa è complicata ma ritengo che a tutti debba essere data l’opzione di potersi sedere e accompagnare caffè o cappuccino con qualche cibo solido.

Certo qualcuno penserà che questa sia una polemica inutile ma, quando devi già rinunciare a molte cose, quando nella scelta dei locali dove andare devi calcolare le tue limitazioni, quando sei alle feste e sei sempre l’unica che non mangia la torta o altro, insomma, quando la tua vita è fatta di “no, mi dispiace per me no” seguito alla solita giustificazione, quanto sarebbe bello una mattina svegliarsi, andare nel bar più vicino o che ti viene comodo, sedersi e addentare un bel cornetto, piuttosto che sentire mille profumi di cose buonissime e non poterne assaggiare nemmeno una.

Perciò baristi/ristoratori di Quartu, quando fate gli ordini, pensate che ci siamo anche noi, tanto avete sicuramente un microonde o un fornetto utile allo scopo… non pretendiamo paste fresche anche se sarebbe il top, ma dateci almeno la possibilità di scelta senza propinarci cose che per noi celiaci non vanno bene. Celiaco e vegano sono cose diverse, questo ormai dovrebbe essere risaputo.

Grazie per l’attenzione».

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