"Cara Unione,

sono una donna che vive a Cagliari, disoccupata ed in cerca di lavoro.

Vorrei raccontare la mia storia affinché sia da monito a tutti quelli che, come me, ogni giorno vanno sui motori di ricerca e rispondono alle numerose offerte di lavoro presenti sul web.

La settimana scorsa ho risposto ad un annuncio di lavoro come contabile/segretaria generale, che recitava così: "Importante azienda ricerca segretaria/o. La seguente figura svolgerà mansioni di fiducia all'interno dell'azienda, soprattutto per quanto riguarda la stesura e la gestione dei documenti, archiviazione, inserimento dati utilizzo dei software dell'azienda e varie mansioni di ufficio. Requisiti richiesti: massima serietà, disponibilità immediata, buona propensione al contatto con il pubblico. Candidatura rivolta ad ambo i sessi, anche prima esperienza."

Mi candido e vengo richiamata al telefono. Una segretaria mi dice che il suo datore di lavoro vorrebbe fare un colloquio con me, sottolinea (anche al telefono) che mi occuperò di buste paga, fatture, gestione dei documenti e mi parla addirittura di contratto, mi dice che il mio contratto sarà a tempo determinato, con possibilità di rinnovo ad indeterminato. Chiudo la chiamata e sono felice e speranzosa, tant'è vero che vado subito a darmi un ripasso del calcolo della busta paga, aliquote e via dicendo.

Il giorno dopo mi presento nell'ufficio che mi era stato indicato. Mi accoglie la segretaria e trovo altre persone che aspettano il loro turno, con la mia stessa speranza negli occhi. Mi fa firmare un foglio per il trattamento dei dati personali che include ANCHE il fatto che io non possa divulgare ciò che viene detto in sede di colloquio.

È il mio turno. La responsabile mi accoglie col sorriso e subito mi chiede se può darmi del tu. Mi dice di parlare di me, ma noto che si disinteressa totalmente del mio curriculum e comincia a parlare dell'azienda. Noto che di tutto parla tranne che di segretariato. Bene, senza girarci troppo attorno, il mio ruolo non sarebbe stato assolutamente quello di segretaria ma avrei dovuto vendere depuratori d'acqua porta a porta.

Io mi chiedo come si possa prendere così in giro delle persone che cercano lavoro, mi chiedo come si possa illuderle con un annuncio ingannevole e fuorviante, essendo loro ben consci del fatto che se avessero pubblicato l'annuncio reale (venditori di depuratori d'acqua porta a porta) ben pochi si sarebbero candidati.

Mi chiedo come si possa far spendere tempo prezioso ma soprattutto anche il costo del viaggio (benzina, biglietto dell'autobus, ecc) a delle persone che già vivono una situazione di precariato.

Vi scrivo perché spero che quest'annuncio possa servire a tanti altri lettori nella mia situazione, fosse anche solo per percepire subito quando in sede di colloquio le cose non corrispondono a quelle scritte anticipatamente nell'annuncio ed affiché queste persone, prive di qualsiasi sensibilità, non provino anche solo lontanamente a giocare con noi e con il nostro tempo.

Un caro saluto".

K. C. - Cagliari

***

Potete inviare le vostre lettere, segnalazioni e contenuti multimediali a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che esprimono opinioni, denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata