"Cara Unione,

scrivo a nome degli studenti dell’Isituto Einaudi di Senorbì, dove aumentano i contagi e la paura prevale ancor di più.

Noi studenti, di nostra spontanea volontà, stiamo indicendo degli 'scioperi', restando a casa perché andando a scuola fuori a protestare si creerebbero essembramenti e nulla avrebbe un senso.

Con questa situazione del Covid è tutto un caos. I colloqui con il preside, o con i segretari, sono vietati, solo tramite email. Abbiamo tante diverse questioni da risolvere, l’elemento fondamentale è il trasporto: i pendolari che arrivano da altri paesi viaggiano in situazioni e contesti disumani e penosi, non c’è distanza, i posti sono tutti appiccicati.

Grazie di cuore per il sostegno e far arrivare la voce della nostra prortesta".

Lettera firmata*

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"Cara Unione,

mia figlia frequenta il vignarelli di Sanluri e, come me, molti genitori sono preoccupati per il diffondersi del virus nelle zone interne, come Ussaramanna, Turri, Barumini, Villamar, Tuili, Lunamatrona.

È stato chiesto a più riprese al dirigente scolastico di poter attivare la DAD senza risultati , purtroppo il viaggio quotidiano su i bus ARTS che effettuano il viaggio nei suddetti paesi somiglia a una roulette russa , la capienza degli stessi che da protocolli dovrebbe essere del'80% spesso arriva al 200% e non garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza , anche perché spesso i ragazzi sono costretti a sedersi gli uni su gli altri poiché mancano anche i posti in piedi.

In questa situazione anomala e dopo aver più volte sollecitato tutti gli organi competenti, alcune classi hanno iniziato uno sciopero dei trasporti , alcuni genitori non mandano i propri figli a scuola da giorni. Chiedo che il vostro giornale ci possa aiutare in questa battaglia per la salute dei nostri ragazzi e di conseguenza dei nostri piccoli paesi dove eventuali focolai, dovuti a questa negligenza, rischiano di abbassare notevolmente la popolazione che è composta prevalentemente da persone anziane".

Lettera firmata*

(* le generalità, a conoscenza della redazione, vengono omesse nel rispetto della privacy e secondo la normativa vigente)

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"Cara Unione,

sono una studentessa della regione Sardegna all'ultimo anno di superiori che viaggia ogni giorno da pendolare per arricchire il proprio bagaglio culturale. O perlomeno, sono una studentessa che viaggiava.

Preferirei infatti utilizzare l'imperfetto poiché ho preso la decisione, insieme a tanti altri colleghi di viaggio e di studio, di restare a casa.

Ora potrete pensare che lo facciamo per non andare a scuola, che siamo i soliti scansafatiche senza voglia alcuna di studiare, indi per cui qui di seguito potete leggere le ragioni di questa nostra protesta silenziosa.

Partiamo dalla motivazione più ovvia, scandalosamente sotto l'occhio di tutti: la scarsa sicurezza dei mezzi di trasporto. I mezzi pubblici infatti, in particolare i pullman, non rispettano affatto le norme anticovid, poiché nonostante i ripetuti avvertimenti noi pendolari continuiamo a viaggiare letteralmente ammassati al loro interno. Ciò significa che, anche se all'esterno delle portiere di vetro sono appesi e compilati i fogli che stabiliscono che non deve essere superata la soglia dell'80% di capienza (calcolata in base alle dimensioni del mezzo) noi continuiamo a viaggiare quasi l'uno sopra l'altro in dei mezzi di trasporto vecchi, malridotti e obsoleti.

Con questo sciopero vorremmo quindi ottenere più mezzi per raggiungere le scuole (in modo darle da poter rispettare il metro di distanza tra noi studenti) e soprattutto vorremmo che essi siano funzionanti.

Chiediamo inoltre anche maggiore sicurezza nelle scuole: l'utilizzo di test rapidi per gli alunni e, in caso di positività sospetta, quarantena estesa a tutta la classe.

Se questi obiettivi non verranno raggiunti chiediamo di poter usufruire della didattica mista al più presto (metà didattica a distanza e metà didattica in presenza) in modo da poter studiare in sicurezza. Grazie ad essa sarà possibile infatti avere molto più spazio all'interno dei pullman, rispettando così il metro di distanza, dato che le classi si alterneranno a rotazione nella didattica in presenza.

Grazie per il sostegno!

Jennifer

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