«Cara Unione,

ho letto con attenzione la lettera di denuncia circa gli affitti esorbitanti a Cagliari. E vi invito a fare una riflessione sulle vere cause.

Mi spiego, e faccio qualche esempio: con un affitto di 800 euro al mese il proprietario incassa 9.600 euro l'anno. Da questi vanno dedotte le tasse, al 21% sono 2.016 euro, arrotondato a 2.100 euro con la quota commercialista. Restano 7.600 euro. Togliamo circa 1.000 euro di condominio, e siamo a 6.600 euro, togliamo altri 2mila euro fra Imu e manutenzioni, ma non bastano se si considerano tutti i lavori condominiali che periodicamente vengono deliberati, e siamo a 4.600.

Se anche non considerassimo gli imprevisti vediamo che al proprietario restano poco più di 4.000 euro pari a circa 350 euro al mese. Se il costo di acquisto dell'appartamento è intorno ai 200.000 euro vuol dire che non si ripaga neanche degli interessi sul capitale, interessi che risulterebbero pari al 2,1 %.

Grazie dell’attenzione».

G.C. – Cagliari

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