«Cara Unione,

che cosa fa l’amministrazione per risolvere il problema degli affitti da selvaggia speculazione che caratterizzano il mercato cagliaritano e non solo? Non tutti risiedono in Sardegna per svago e turismo. Come può uno studente o un lavoratore con paga da poco più di mille euro pagare sei, settecento o anche mille euro al mese spesso anche in nero e in forma di contratto transitorio con la spada di Damocle del recesso ? Come fa la gente a considerare tutto questo normale?  

La casa, la salute, l’educazione non possono essere dominati dal mercato. Si facesse in modo di riservare una parte dell’offerta ad uso sociale come hanno fatto e cominciano a fare molti comuni. Sarebbe un bel segnale.

Pensate che si trovano alloggi in centro perfino a Parigi in Arrondissement centrali a 1000 euro per le stesse superfici che Cagliari offre a 800 o 1000 euro. A Parigi, ripeto.

Sarebbe ora di fare qualcosa di serio e concreto e controllare le agenzie e i privati che di fatto hanno azzerato il mercato dei contratti a medio e lungo termine spesso evadendo anche le tasse. È una vergogna».

G.C. – Cagliari

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