Oggi su Ricette sarde, parliamo di una ricetta proveniente dal mondo della pastorizia sardo: s’ispinada.

Una preparazione che, nonostante non sia un vero e proprio piatto, riscuote molto successo anche in altre parti della penisola: in Abruzzo sono infatti conosciuti come “arrosticini”.

ISPINADA, LE ORIGINI DEL PIATTO. Si tratta certamente di un piatto dall’origine antica appartenente al mondo agropastorale: durante i periodi trascorsi lontani da casa per il pascolo, gli allevatori erano infatti soliti consumare la carne di pecora infilzata in uno spiedino. Questo naturalmente non doveva essere troppo grande, per poter essere facilmente trasportabile.

Il nome “ispinada” significa infatti piccolo spiedo.

INGREDIENTI. Carne di pecora, prevalentemente la schiena dell’animale, sale, olio evo.

PREPARAZIONE. La carne di pecora va tagliata a pezzi di circa 2 centimetri; a questo punto si infilza la carne nello spiedino, alternando le parti di carne più grassa con quella più magra.

Per la cottura, li si può cuocere sia sulla brace, per una ventina di minuti complessivi, rigirandoli dopo 10 minuti in modo che la cottura sia uniforme, oppure su una piastra ricoperta di olio evo e messa sul fuoco, in questo caso girandoli ogni 3 minuti circa per ogni lato.

Gli spiedini vanno serviti caldi.

La semplicità della preparazione è valorizzata dalla qualità della materia prima.

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