Oggi su Ricette sarde, parliamo de is pirichittus de bentu, dolce tipico della tradizione della nostra isola.

Abbiamo contattato Elena Piccioni della pasticceria “Sorelle Piccioni” di Quartu Sant’Elena.

ORIGINI. Questo particolare dolce nasce soprattutto in occasione della festività di San Giovanni Battista, il 24 luglio. L’origine del nome deriva dalla sua leggerezza, in quanto non avendo un ripieno al suo interno, è appunto leggero come il vento.

INGREDIENTI. 1 litro tra acqua e acqua fior d’arancio. 1 chilo di farina e 400 grammi di strutto. 35 grammi di ammoniaca e circa 50-60 rossi d’uovo.

PREPARAZIONE. «Si mette l’acqua sul fuoco e appena inizia a bollire si mette subito la farina con l’ammoniaca continuando a girare per almeno 15-20 minuti a fuoco lento, finché l’impasto non è ben formato in modo che non si attacchi. Se si stacca dal tegame l’impasto è pronto. Si lascia raffreddare e poi si aggiungono le uova. Con il cucchiaio si fa poi una “palla” e quando lo si mette nella teglia si forma una specie di beccuccio nella parte superiore. Si formano delle palle più piccole e si mettono nel forno a 200° per mezz’ora. Una volta che prendono colore, si abbassa la temperatura. A questo punto si lasciano ancora dentro il forno, ma spento e parzialmente aperto per un paio d’ore, in modo che la crosta all’interno del pirichitto non resti morbida. Dopo averli tolti dal fuoco si passa una pennellata di zucchero, acqua e acqua fior d’arancio con il pennellino per la glassatura».

CONSIGLI UTILI. «È importante che l’impasto non sia né troppo duro e asciutto né troppo morbido. Deve essere cremoso. È una preparazione semplice ma bisogna stare attenti al passaggio nel forno: non devono bruciarsi né restare troppo morbidi».  

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