Storia e archeologia, tradizioni e arte manifatturiera, mare incantevole e montagne selvagge del Supramonte, ricoperte da profumati boschi, che trasportano in un mondo magico e leggendario. A Dorgali si trova un patrimonio naturalistico di ben 225 chilometri quadrati, uno dei territori comunali più belli ed estesi in Sardegna, patrimonio dell’artigianato sardo.

Ecco cosa visitare a Dorgali e dintorni.

Il centro storico

Lungo le caratteristiche vie del centro storico di Dorgali si passeggia fra case di pietra vulcanica e botteghe, dove i gioielli in filigrana e le ceramiche fanno scoprire, insieme ai tappeti di Dorgali, la vocazione artigiana del borgo. Le chiese di San Lussorio, della Madonna d’Itria e la parrocchiale di santa Caterina sono testimoni della profonda devozione della sua popolazione. A pochi chilometri dal paese c’è la valle di Lanaittu, sino al mitico villaggio di Tiscali, roccaforte difensiva di fronte all’avanzata romana.

Il Parco Museo S'Abba Frisca

Se volete andare oltre il mare, consigliatissimo un tuffo nel passato in un piccolo villaggio ristrutturato immerso in un parco ricco di piante, cascate e animali a due passi da Cala Gonone. Il Parco Museo S’Abba Frisca (l’acqua fresca) sorge tra Dorgali e Orosei e deve il suo nome alla ricchissima sorgente carsica che alimenta le fontane, il laghetto e le suggestive cascate. S’Abba Frisca si colloca in un ambiente fiabesco, tra camminamenti megalitici, un fitto bosco di lecci, agrumeti e alberi secolari che regalano ombra e fresco anche nelle giornate più calde. 

Il Cedrino

Vicino a Dorgali scorre il Cedrino (in sardo Tzedrinu) fiume di cui parla Grazia Deledda in vari romanzi,  tra i quali Canne al vento. Secondo lo storico Vittorio Angius, il nome (Cedrus, Cedrinus, già citato da Tolomeo) deriverebbe dalla presenza rigogliosa già in epoca romana di piante di cedro.

La grotta del guano

Sul Cedrino, in tour in kayak, è possibile raggiungere l'ingresso della meravigliosa Grotta del Guano. Il sentiero sulle rocce è piuttosto impegnativo.

La Chiesa di San Pantaleo

Sempre in kayak sul Cedrino, immersi totalmente in una natura rigogliosa e incontaminata, si può arrivare alla magnifica Chiesa Campestre di San Pantaleo. La chiesetta si trova sull’omonima collina. Lasciato il kayak sulla sponda del lago, ci si incammina su un sentiero un po’ ripido che in circa 10 minuti di passeggiata permette di raggiungere la vetta della collinetta e la chiesa.

Cala Gonone

Un’affascinante e sinuosa discesa porta sino alla frazione di Cala Gonone, celebre per insenature e calette, attrazione di appassionati di natura e avventura o di romantiche escursioni in barca. Si adagia su una ripida collina che degrada sino al mare: qua risaltano spiagge di sabbia dorata come Cala Cartoe, Ziu Martine e Cala Osalla.

Sorgente Su Gologone

Su Gologone, ai piedi del monte Uddè, ​nel territorio di Oliena, da cui dista quindici chilometri, è la più importante sorgente sarda, monumento naturale dal 1998, e principale risorgiva del vasto sistema carsico del Supramonte. Nel corso dei millenni l’acqua ha scavato meandri attraverso le viscere del sottosuolo per riaffiorare in superficie come un piccolo lago incastonato tra alte pareti di roccia dolomitica. Incessante lo scroscio dell’imponente massa d’acqua oligominerale purissima – in media 500 litri al secondo – che sgorga da una spaccatura vertiginosa perennemente ricolma. Una sfida irresistibile riservata a speleosubacquei che arrivano da tutto il mondo.

Grotta di Ispinigoli

La visita a Ispinigoli, nel Supramonte di Dorgali, a pochi chilometri dal paese, è un’emozionante e suggestiva discesa nel sottosuolo, all’interno di una sala di 80 metri di diametro, che colpisce per bellezza naturalistica e valore storico. Dentro la grotta, aperta al pubblico dal 1974, si cammina attraverso un percorso attrezzato: il fresco perenne - 15 gradi sempre - accompagna lungo i 280 gradini d​ella discesa. Varcato l’ingresso, dal terrazzamento naturale, lo sguardo viene catturato da una colonna alta 38 metri,​ tra le più imponenti in Europa, maestosa concrezione calcarea che unisce volta e base della cavità. 

Galleria Etza

La Galleria Etza, lunga circa 115 metri, a Dorgali è stata costruita tra tra la prima e la seconda metà del 1800 con la funzione di collegare in modo più agevole l’antico borgo con la nota località di Cala Gonone.

Su Gorropu

È il canyon più spettacolare d’Europa, nonché uno dei più profondi. Gorropu è una gola di origine erosiva, lunga un chilometro e mezzo, che segna il confine tra il territorio barbaricino di Orgosolo e quello ogliastrino di Urzulei. È stata modellata nel tempo dalla forza del rio Flumineddu che scorre sul fondo, alimentato da acque che attraversano il Supramonte, in parte infiltrandosi in gallerie sotterranee, in parte riemergendo da sorgenti a valle della gola. Il torrente ha eroso la roccia calcarea fino a formare il canyon. Le sue pareti racchiudono fossili che svelano la genesi sottomarina, avvenuta tra 190 e 60 milioni di anni fa.

Cala Luna

Via mare o con un suggestivo e impegnativo trekking, si giunge a Cala Luna, al confine con Baunei, una delle spiagge più famose dell’Isola, uno dei luoghi più incantevoli del Mediterraneo, caratterizzato da sabbia finissima e circondata da un bosco di oleandri che fa da cornice: è lo scenario del cult “Travolti da un insolito destino”, come anche Cala Fuili, l’ultima caletta raggiungibile in macchina o in bici da Cala Gonone. Inoltrandosi, si raggiunge la Codula di Luna, una gola incastonata in ripide pareti calcaree dove ci si gode lo spettacolo di ginepri millenari che fanno da guardiani, da tempo immemorabile, alle bellezze del posto. 

Villaggio nuragico di Serra Orrios e di Neulè

Si erge sull’altopiano del Gollei, nel territorio di Dorgali, a circa dieci chilometri dal centro abitato, circondato da aspri rilievi, ulivi millenari e macchia mediterranea. Serra Orrios è uno dei complessi nuragici meglio conservati: si fa un viaggio nel tempo in un villaggio-santuario, interamente costruito in blocchi di basalto, che per dimensioni e struttura architettonica, rappresenta un insediamento proto-urbano che presuppone una progettazione.

Tomba dei giganti di S'Ena e Thomes

La tomba dei giganti di s’Ena ‘e Thomes è il monumento funerario nuragico più importante dell’Isola: si presenta maestosa, simile a come doveva essere migliaia di anni fa. Risalente al Bronzo Antico (1800-1600 a.C.), si trova nel territorio di Dorgali, a sei chilometri dal villaggio nuragico di Serra Orrios e a circa 17 dal centro abitato, lungo la strada per Lula.

Villaggio di Tiscali

Un tesoro archeologico celato nella cresta di un monte, in un suggestivo angolo delle Barbagie. Il villaggio nuragico di Tiscali è un insediamento nuragico unico per topografia e architettura, incastonato in un’enorme dolina generatasi da uno sprofondamento nel “tetto” del rilievo omonimo. Forse fu l’ultimo baluardo delle genti tardo-nuragiche contro l’avanzata romana. Scoperto a inizio XX secolo, è caso di studio per conoscere le civitates Barbariae che popolavano il centro-est dell’Isola in età repubblicana.

(Unioneonline)

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