Oggi, 22 settembre, alle 15:30 cade l'equinozio d'autunno. Andando però con la memoria alle conoscenze scolastiche riemerge una frase: "Il giorno dell'equinozio d'autunno è il 21 settembre". Cerchiamo dunque di capire come mai questa nozione non coincide con quello che accade nella realtà. Sappiamo tutti che la Terra orbita attorno al Sole in un anno circa.

Ma la Terra non solo gira attorno alla nostra stella, compie anche una rotazione su se stessa che causa l'alternanza del giorno e della notte. Possiamo dire che il nostro pianeta ruota come una trottola attorno ad un bastone immaginario che la attraversa e che chiamiamo "asse di rotazione terrestre". Questo asse è inclinato e determina l'alternanza delle stagioni. Cosa accade esattamente all'equinozio? Nell'istante dell'equinozio, la luce del sole cade perpendicolarmente all'equatore terrestre e la Terra appare illuminata in modo tale che la linea che separa il giorno dalla notte passi esattamente nei due poli.

Ma perché l'equinozio d'autunno non è il 21 settembre? La Terra nel muoversi attorno al Sole, percorre un'orbita che ha la forma di un ellisse, come scopri Keplero nei primi anni del 1600, ma la velocità dei pianeti non è sempre uguale, quando sono vicini al Sole è maggiore, mentre quando ne sono distanti è minore. Nel mese di luglio la Terra si trova nel punto più lontano dal Sole, l'afelio, pertanto la sua velocità è minore e l'equinozio d'autunno arriva un po più tardi rispetto a quanto raccontato dalla tradizione. Cosa opposta accade all'equinozio di primavera, che a causa della velocità maggiore, tende ad anticipare rispetto alla tradizionale data del 21 marzo.

L'equinozio è quindi un giorno speciale, con la durata del giorno e della notte che sono molto simili, con il Sole che sorge ad est e tramonta ad ovest ed in fondo, è un momento che accomuna per questi aspetti tutta la Terra ed i suoi abitanti.
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