Comincia bene, senza troppi patemi, il 2020 di Matteo Berrettini.

L'avventura agli Australian Open del miglior tennista azzurro inizia con un impegno soft: il numero 8 del mondo ha sconfitto Andrew Harris, numero 162 Atp, in tre facili set: 6-3, 6-1, 6-3 il punteggio finale di un match che non è mai stato in discussione.

Ora il tennista romano se la vedrà contro il vincente del match (sospeso) tra Sandgren e Trungelliti. Comunque vada un impegno abbordabile per l'azzurro.

Una giornata d'esordio caratterizzata dalla pioggia a Melbourne. E se gli organizzatori avranno storto il naso per i tanti match rinviati, è certamente un bene per l'aria che respireranno i tennisti nel Major australiano, dopo settimane di incendi che hanno devastato la nazione e reso l'aria irrespirabile anche nei primissi match delle qualificazioni.

Quanto agli altri azzurri. Caruso si è dovuto arrendere al fortisismo Tsitsipas in tre facili set. Male Fabio Fognini, fermato dalla pioggia mentre era sotto due set a zero contro il bombardiere americano Opelka. Verso la sconfitta anche Travaglia e Giustino, entrambi sotto 2-0.

Benissimo il campioncino Jannik Sinner: il 18enne altoatesino, entrato in top 100 alla fine dell'anno scorso e a detta di molti (compresi Federer e Mcenroe) futuro big del tennis mondiale, era avanti due set a zero contro Max Purcell (7-6, 6-2 e 4-4 al terzo) quando la pioggia ha iniziato a cadere sui campi di Melbourne.

Quanto ai big, oggi sono scesi in campo Federer e Djokovic. Lo svizzero ha asfaltato in poco più di un'ora l'americano Johnson, sciorinando un gran tennis. Djokovic ha sofferto un po', ma l'avversario era più quotato: il serbo ha ceduto un set al tedesco Struff.

Tra le donne facile esordio di Serena Williams, 6-0, 6-3 alla Potapova. Eliminata l'azzurra Martina Trevisan, numero 154 al mondo, che ha ceduto pewr 6-2, 6-4 alla statunitense Sofia Kenin.

(Unioneonline/L)
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