Davvero non c'è storia. La Panda resta di gran lunga l'auto più venduta in Italia e in Sardegna. Ciò che sorprende è che nell'era della rivoluzione del mondo automotive, dell'auto a guida semiautonoma, dell'ibrido e dell'elettrico, l'utilitaria della Fiat - che nella versione attuale è sul mercato dal 2012 - continua a dominare il mercato vendendo quasi il triplo dell'immediata inseguitrice, la Lancia Y, un'altra vecchietta made in Italy (è in produzione dal 2011) e unico modello prodotto dalla sorella minore del gruppo Fca.

Un'auto essenziale che restando sempre se stessa consolida la sua leadership sulle concorrenti che si affannano a cambiare forma, (la durata media di un modello sul mercato è di cinque anni), a rincorrere restyling sistemi di infotainment in nome di leggi del marketing che impongono allestimenti trendy, optional più o meno utili, forme sempre più performanti.

Invece la Panda resiste, immortale. Anzi, più invecchia e più vende. Perché è semplice, consuma poco, è silenziosa, facile da guidare e da parcheggiare, ha gli accessori che servono e nessuno in più. E costa poco: poco più di 10mila euro nel suo allestimento base.

Tra le auto più vendute, nel gradino più basso del podio c'è una sorpresa: la Dacia Duster, che supera la 500X e la Renault Clio che, pur rinnovate e sempre più ricche di Adas (Advanced driver-assistance systems) termine di gran moda che definisce i sistemi avanzati di assistenza alla guida e al parcheggio, perdono posizioni rispetto ad auto più spartane. A seguire, nella top ten delle vendite, Jeep Renegade, Citroen C3, Volkswagen T-Roc, Toyota Yaris e Jeep Compass.

La Panda non è solo l'auto più venduta in Sardegna - dove nel 2019 sono state immatricolate complessivamente 31mila auto - ma anche la regina del cosiddetto segmento A, quello delle utilitarie, di cui fanno parte anche le diffusissime Fiat 500 e Smart Fortwo. Ma i volumi di vendita non sono paragonabili: se in Italia - mercato in cui sono presenti circa 45 case automobilistiche che propongono complessivamente 489 modelli e 9.752 allestimenti, a dimostrazione del potere del marketing - sono state vendute 138.132 Panda, 35.493 Fiat 500 e 26.034 Smart Fortwo. Uno stacco di oltre 100mila vendite. Nel segmento B la regina è la Ypsilon con 58.759 immatricolazioni, seguita dalla Clio e dalla Citroen C3; nel segmento C con 43.701 auto uscite dalle concessionarie la sorpresa Dacia Duster (l'azienda rumena è rinata dopo l'ingresso nella galassia Renault) ha spodestato, seppure per poco più di mille vendite la 500X e la Jeep Renegade.

Il segmento D è guidato dalla Volkswagen Tiguan, seguita dalla Ford Kuga (in arrivo il nuovo modello) e dalla Alfa Romeo Stelvio.

Anche in Sardegna, il 2019 è stato l'anno del clamoroso controsorpasso dei veicoli a benzina sui diesel, che hanno perso in 12 mesi oltre il 10% della loro fetta di mercato. I primi hanno rappresentato il 44,3% dei volumi totali, i secondi il 40% con uno stravolgimento rispetto all'anno precedente quando le auto diesel occupavano il 51,1% del mercato e quelle a benzina solo il 35,3%. Un risultato figlio da un lato delle campagne sulle emissioni di agenti inquinanti in atmosfera, dall'altro della crescita delle auto ibride ed elettriche, su cui tutte le case automobilistiche stanno concentrando gran parte dei loro investimenti. Un settore per ora dominato dalla Toyota, che avendo creduto per prima alla svolta "pulita" cancellando dal proprio listino i modelli a gasolio, ha prodotto più modelli. Non a caso Yaris, ChR, Rav4 e Corolla sono ai primi quattro posti della classifica di vendita delle ibride.

Quello delle elettriche è guidato dalla Smart Fortwo Eq, seguita da Renault Zoe e da Tesla Model 3. Ma si parla di numeri bassi, circa duemila immatricolazioni in tutto l'anno per ogni modello a causa del costo elevato (nonostante gli incentivi) e della scarsa diffusione delle stazioni di ricarica.

A questo proposito, la Regione Sardegna ha stanziato 600 mila euro per la diffusione delle colonnine in 28 centri dell'Isola oltre ad aver messo a disposizione dei Comuni un finanziamento di 1,6 milioni per l'acquisto di auto elettriche.

Ma non c'è dubbio sul fatto che il 2020 sarà l'anno della svolta elettrica nel settore automotive. Non è un caso che il 22 gennaio il valore di mercato di Tesla sia schizzato a 104 miliardi di dollari, superando Volkswagen (nonostante i tedeschi vendano 30 volte di più) e insediando Toyota, che non guida più la classifica mondiale delle vendite (è seconda dietro la casa di Wolfsburg) ma è in cima a quelle del valore in borsa - circa 225 miliardi di dollari alla Borsa di Tokyo.

Dei nuovi modelli in uscita quest'anno molti saranno elettrici o saranno versioni elettriche di auto già sul mercato. Tra quelli più attesi ci saranno la nuova Ford Kuga, la Hiunday i10, la Peugeot 2008, il restyling della Toyota Chr, le versioni pulg-in di Kia Soul e Peugeot 3008, l'ottava serie della Golf, la rinnovata Audi A3, l'elettrica Mini Cooper, la Mitsubishi Space Star, la Land Rover Defender che cambia radicalmente aspetto rispetto al passato, l'Audi e-trin Sportback,. La Bmw serie 2 Gran coupè, le versioni plug-in delle Jeep Renegade e Compass, le nuove Toyota yaris, Mercedes Gla e Volkswagen Id3 (modello con il quale i tedeschi intendono inaugurare l'era dell'elettrificazione di massa), la Mazda MX30, la Honda e.
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