Ha giocato in Serie C e in D. Quest'anno ha contribuito a portare per la prima volta in Eccellenza la San Marco ed Assemini. Tre gol decisivi nelle ultime quattro partite. Il difensore Pierluigi Porcu ha letteralmente spinto i campidanesi in Eccellenza. Una promozione storica.

Non è la prima volta che l'ex giocatore di Villacidrese e Torres incide sulle sorti della sua squadra con le sue reti. Era capitato con le maglie di Castiadas e Selargius nei playoff di Eccellenza giocati rispettivamente contro Latte Dolce e Civitanovese.

Domenica scorsa, ultima giornata del campionato di Promozione, ironia della sorte San Marco e La Palma si ritrovano davanti per gli ultimi 90': in palio il primo posto.

Nel finale di gara, con i cagliaritani avanti di due punti, su una palla inattiva ecco lo zampino di Porcu: "Un finale di stagione sia a livello personale che di squadra da incorniciare".

Il gol contro il Selargius, squadra del suo paese di origine, nella penultima giornata, è stato fondamentale.

"Direi proprio di sì e arrivato a 5' dal fischio finale. Col pareggio il La Palma avrebbe festeggiato la promozione".

Emozioni?

"Tantissime in questi ultimi incontri. Quella contro il La Palma è stata come una vera e propria finale. La tensione era alta. Il pronostico non era dalla nostra parte e siamo riusciti a ribaltarlo. Ho realizzato il gol decisivo. Per me il massimo. Non potevo sognare qualcosa di più bello".

Ha pensato che la sua squadra potesse non potesse farcela?

"Sono sempre stato fiducioso e ottimista per natura. Siamo stati in testa per venticinque giornate. Nel finale di stagione ci siamo complicati le cose ma più che per demeriti nostri per meriti del La Palma. Nelle precedenti ventinove partite la squadra di Tonio Madau aveva perso una sola volta. Questo rende l'idea di quanto abbia fatto bene. Nello scontro diretto era praticamente scontato che un episodio potesse decide il risultato finale. Siamo stati bravi a cercarlo. Un successo sofferto e posso dire meritato".

Lei ha giocato tra i professionisti fermandosi però alla Serie C1. Qualche rammarico in carriera?

"Penso che ciascuno di noi ottenga ciò che merita. Con la Torres in Serie C avevo disputato una bellissima stagione. In quel periodo sono stato ad un passo dal Venezia".

Il contratto era pronto?

"Esatto. Mi sono però affidato ad un procuratore che non mi ha aiutato. Mi diceva di aspettare e alla fine era saltato tutto. Non ho poi più avuto agenti. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi nel calcio che conta. In ogni caso non rinnego nulla".

A trentanove anni come vede il suo futuro?

"Non appenderò le scarpe al chiodo. Fino a quando il fisico mi regge e la passione rimane, mi piacerebbe continuare".
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