Tredicesimo posto. Con poche speranze, almeno sulla carta, di migliorare la classifica visto che negli ultimi match il Cagliari giocherà con Juventus e Milan. Anche se non si sa mai: l'Udinese è un modello da seguire visto che, prima di battere il Cagliari ieri per 1 a 0 alla Sardegna Arena, aveva sconfitto nel turno precedente proprio Ronaldo e soci.

La Juventus arriva nell'isola con lo scudetto già conquistato.

Ma c'è un problema: il centrocampo del Cagliari, che già doveva fare a meno di Nainggolan, sarà senza Nandez: si attende solo l'ufficialità della squalifica dopo il giallo per il fallo sull'imprendibile De Paul nella sfida con i friulani.

In più c'è Rog acciaccato: ieri l'ex Napoli era in panchina ma non è entrato nemmeno un secondo in campo.

Il mister Walter Zenga gli chiederà di stringere i denti perché in mezzo i giocatori saranno davvero contati. Un quadro problematico, come ha sintetizzato ieri l'allenatore, analizzando la sconfitta con l'Udinese: "Purtroppo eravamo contati a livello di elementi utilizzabili e di energie, ci abbiamo provato con i vari assetti ma non è stato sufficiente. Riusciamo sempre a rimanere in partita e questo è positivo, nonostante le varie problematiche non molliamo mai e c'è sempre una reazione del gruppo. Anche contro l'Udinese, per tutta la gara, i ragazzi hanno capito che ci voleva qualcosa di più e hanno fatto di tutto per metterlo sul campo. Questo è un calcio anomalo, è un periodo dove dare giudizi lascia il tempo che trova, abbiamo conquistato la salvezza con ampio anticipo, non stiamo lesinando alcuna energia per raggiungere il più alto bottino di punti possibile".

Dopo le ultime due sconfitte consecutive, le speranze di raggiungere il decimo posto e migliorare l'undicesima piazza di Rastelli, sono davvero poche.

Il bilancio dell'era Zenga: dieci punti in undici partite. Frutto di due vittorie (Spal e Torino), quattro pareggi (Bologna, Fiorentina) e cinque sconfitte (Verona, Atalanta, Sampdoria, Lazio e Udinese). L'ultimo successo risale al 27 giugno, contro il Toro. Anche il gol è un problema: a parte la scorpacciata con i granata (quattro), il Cagliari ultima versione è rimasto a secco cinque volte e in altrettanti occasioni ha segnato un gol. Totale: nove marcature in undici gare.

La classifica dei cannonieri rossoblu: primo Simeone (cinque gol), poi João Pedro (due) e infine Nandez e Nainggolan. Proprio il Ninja rimane probabilmente il cruccio maggiore di Zenga: senza di lui il Cagliari è un'altra cosa. Mister pro giovani: con il 2001 Marigosu sono già quattro i Primavera esordienti in A.

Il prossimo potrebbe essere Lombardi, mercoledì con la sua ex squadra, la Juventus. "Abbiamo giovani molto validi - ha detto ieri Zenga - la Primavera ha fatto ottime cose, Ladinetti si è disimpegnato ottimamente da play davanti alla difesa, è uscito solo perché siamo passati a una mediana a due. Marigosu ha giocato i suoi primi minuti in Serie A, come aveva fatto Gagliano a Roma: sono segnali importanti per la società che poi potrà valutare tutti al meglio in ottica futura".

(Unioneonline/F)
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