Sogno di una notte di mezza estate. Così un anno fa veniva considerato l'interessamento del Cagliari per Radja Nainggolan. Sembrava impossibile e invece è successo veramente. E in casa rossoblù, seppure sotto voce, si sogna il bis. Stavolta, però, riportando definitivamente il Ninja ad Assemini. Il presidente Giulini ci proverà, anche per convincere Eusebio Di Francesco, in questo momento in pole position nella corsa alla panchina rossoblù del prossimo anno. E il Cagliari è pronto a sacrificare Nandez e Joao Pedro, che porterebbero la cifra giusta per trattenere il belga.

Con o senza il Ninja - Un'estate fa, con Nainggolan fuori dai radar di Conte e della società, il presidente Giulini e il ds Carli trovano la carta vincente. Prestito secco, con stipendio a carico del Cagliari. Operazione da circa 7 milioni (l'ingaggio lordo del giocatore, al netto 3.5 milioni), col Ninja che ringrazia la Fiorentina, ma sceglie la "sua" Sardegna, anche per i noti problemi familiari. Una ciliegiona sulla torta del Centenario. La stagione del belga si è già chiusa per un infortunio al polpaccio e non bastano i numeri da soli a spiegare quanto sia stato importante nel percorso del Cagliari: 26 presenze, 6 gol e altrettanti assist, ma soprattutto una leadership indiscussa, in campo e fuori. Insomma, esiste un Cagliari "con" e uno senza Nainggolan. E quello con Radja può arrivare ovunque.

Dentro o fuori - Per mesi, alla domanda sul futuro di Nainggolan, la società cagliaritana ha sempre lasciato aperto uno spiraglio. Il giocatore è dell'Inter e ha un contratto, pesantissimo, con i nerazzurri fino al 2022. E l'ad Marotta, nel pre-gara con la Roma di domenica, è stato chiaro: «Finirà la stagione col Cagliari, anzi, credo sia già finita, tornerà con noi e faremo delle valutazioni che tengano conto anche di quella che sarà un'evoluzione del mercato in termini di valutazioni nostre e soprattutto di disponibilità di giocatori che provengono da altre realtà calcistiche». Tradotto: Nainggolan potrebbe anche restare all'Inter, se non dovesse esser trovato un giocatore adatto alle richieste di Conte. In caso contrario, il giocatore tornerà sul mercato, con una valutazione di circa 15-20 milioni per la cessione definitiva.

I numeri del piano

Il Cagliari sta alla finestra e aspetta. Come un anno fa. Di Francesco, che Nainggolan lo conosce bene e con cui ha conquistato a Roma una semifinale di Champions, ha messo tra le condizioni per accettare proprio la conferma del Ninja. Che, da parte sua, a Cagliari resterebbe volentieri. Ma come? Intanto nelle casse rossoblù entreranno i 25 milioni che l'Inter verserà come seconda rata per l'acquisto definitivo di Barella. Soldi che verranno utilizzati per i riscatti di Rog dal Napoli (13 milioni) e Simeone dalla Fiorentina (15). Poi verrebbe "sacrificato" Nandez, col Cagliari che davanti alla clausola rescissoria di 36 milioni lascerebbe decidere la destinazione al giocatore e il suo agente: per El Leon le proposte non mancano, sia in Italia (Napoli e proprio Inter) che all'estero (Spagna e Inghilterra). Ad arricchire il tesoretto la possibile partenza di Joao Pedro, che piace alla Fiorentina e che il Cagliari lascerebbe partire per 15-20 milioni. O dello stesso Simeone, che andrebbe via davanti a un'offerta da 30 milioni, come da clausola rescissoria. Senza dimenticare i 5 che il Lecce verserebbe per il riscatto obbligatorio di Farias in caso di salvezza. Un totale di oltre 70 milioni, abbastanza per accontentare l'Inter e affrontare il discorso ingaggio con Nainggolan, magari spalmando i due anni (circa 8 milioni) in 3-4 stagioni e aggiungendo dei premi. Radja diventerebbe così, con Rog, il centro del progetto, per il definitivo salto di qualità.

Alberto Masu

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