"Terminare la stagione qui? Io per cultura, chi mi conosce lo sa, mi arrendo con grande difficoltà. Fino a quando avrò la possibilità, conserverò la speranza di far ripartire i campionati. Farò qualsiasi tentativo per arrivare a questa definizione".

Gabriele Gravina non si arrende. Il numero uno della Figc spera ancora di poter terminare il campionato di Serie A sospeso alla 26esima giornata per via dell’epidemia di Coronavirus. Molte società (tra cui il Brescia di Massimo Cellino) hanno già affermato di considerare l’annata calcistica chiusa.

"Sono cosciente e consapevole che è prematuro pensare a una data, ma dobbiamo pensare in positivo, anche per la salute degli italiani e sperare che questa situazione termini nel più breve tempo possibile – prosegue Gravina nel corso di un’intervista radiofonica -. Proveremo a fare il massimo per giocare anche a costo di chiedere il supporto delle massime istituzioni internazionali, mi riferisco alla Uefa e alla Fifa, di andare oltre il 30 giugno quindi sfruttando anche luglio e agosto".

Anche perché ci sono da assegnare posti Champions ed Europa League nonché decretare chi scenderà in Serie B. "Dobbiamo pensare che il calcio, lo sport, si basano sul valore del confronto e dell'agonismo, quindi deve esserci sempre il verdetto del campo. Porteremo avanti la nostra idea e se ci arrenderemo lo faremo con l'onore delle armi", conclude il dirigente.

La decisione finale verrà presa al massimo entro il 15 aprile anche per permettere ai vari calciatori di allenarsi nei giorni precedenti all’inizio del torneo e di entrare in forma senza incorrere in brutti infortuni.

(Unioneonline/M)
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