Primo non prenderle.

"Per invertire il trend negativo non esiste una soluzione unica, ma visto che l'Olbia ha preso tanti gol e per salvarsi bisogna limitare il passivo - dice Oscar Brevi - è necessario mettere mano innanzitutto alla difesa".

Ha ragione il presidente Alessandro Marino quando dice che il nuovo allenatore dell'Olbia, ufficializzato stamattina e presentato stasera, "è una persona pragmatica e pratica". Scivolati al penultimo posto dopo la 16ª giornata del campionato di Serie C, i galluresi si distinguono per la peggior difesa del torneo, al pari della cenerentola Giana Erminio, con 29 reti subite.

E se nel calcio si vince a centrocampo, in Italia il detto "primo non prenderle" è sempre valido. E Brevi, da allenatore ed ex giocatore (di Palermo e Torino, tra gli altri), lo sa. "Le difficoltà ci sono, sennò non sarei qua, e sono di natura tecnico-tattica ma anche mentale".

La soluzione per uscirne? "Ci sono passato a Fano 2 anni fa, so che non è facile - ha ammesso il successore di Michele Filippi - ma basta un risultato favorevole per innescare la risalita". Intanto, domenica a Olbia arriva la capolista Monza. "Avrei preferito esordire contro un avversario meno forte, ma è anche vero - ha concluso il tecnico - che nessuno parte sconfitto".

Fiducioso anche il presidente. "Quella di Brevi, che è un nome noto nell'ambiente e per il quale ho avuto ottime referenze, non è una scelta di circostanza", ha spiegato Marino. "Volevamo un allenatore che continuasse a costruire il progetto al di là della salvezza: abbiamo 22 partite da giocare, il nostro campionato inizia adesso".
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